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ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI

Guida archivistica alle carte e alle corrispondenze degli economisti italiani


ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI


Morgenstern Oskar




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Documento Corrispondenza: Oskar Morgenstern a Luigi Einaudi (26-11-1946)

Morgenstern ha appreso con tristezza la notizia della morte di Ricci e ne ha letto la commemorazione scritta da Einaudi sull'"American Economic Review". Morgenstern ricorda che in occasione della morte di de Viti de Marco non fu pubblicata alcuna commemorazione e invita Einaudi scriverne una. Sarebbe apprezzata dai molti ammiratori americani di de Viti de Marco. Morgenstern si augura di incontrare Einaudi al Fondo monetario o alla Banca internazionale [Sull'argomento di vedano anche le lettere del 22 gennaio 1947, del 27 ottobre 1947 e del 24 marzo 1950, sintetizzate nel database ASE in questo fascicolo, NDR].

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Documento Corrispondenza: Luigi Einaudi a Oskar Morgenstern (22-01-1947)

In risposta alla lettera di Morgenstern del 26 novembre 1946 [sintetizzata nel database ASE in questo fascicolo, NDR], Einaudi comunica a Morgenstern di aver anch'egli intenzione di scrivere una commemorazione di de Viti de Marco. Molti economisti di pregio sono morti in questo periodo e meriterebbero di essere ricordati: Achille Loria, Augusto Graziani, Emanuele Sella. Einaudi si augura di poterlo fare, impegni permettendo [Sull'argomento di vedano anche le lettere del 27 ottobre 1947 e del 24 marzo 1950, sintetizzate nel database ASE in questo fascicolo, NDR].

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Documento Corrispondenza: Oskar Morgenstern a Luigi Einaudi (27-10-1949)

Morgenstern ha letto le commemorazioni di Achille Loria e Vilfredo Pareto, scritte da Einaudi. Morgenstern ricorda che in occasione della morte di de Viti de Marco non fu pubblicata alcuna commemorazione. Morgenstern esprime tutta la sua ammirazione per questo grande economista italiano e vorrebbe scriverne la commemorazione, nonostante siano trascorsi diversi anni dalla morte [Sull'argomento di vedano anche le lettere del 26 novembre 1946, e del 22 gennaio 1947, e del 24 marzo 1950, sintetizzate nel database ASE in questo fascicolo, NDR].

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Documento Corrispondenza: Oskar Morgenstern a Luigi Einaudi

Morgenstern informa Einaudi di essere in contatto con la figlia di de Viti de Marco per raccogliere le informazioni necessarie alla redazione di un "paper" sull'economista pugliese. Morgenstern ha ricevuto la copia della lezione di Einaudi all'Università di Torino e l'ha trovata di grande interesse [Sull'argomento di vedano anche le lettere del 26 novembre 1946, del 22 gennaio 1947, del 27 ottobre 1947, sintetizzate nel database ASE in questo fascicolo].

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Documento Morgenstern Oskar

Copia di una lettera di Morgenstern Oskar che chiede alla figlia di De Viti de Marco (Lucia) notizie sul padre Antonio per una nota commemorativa.

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Documento Lettera: 28 agosto 932

De Viti ringrazia Eianudi per avere ricevuto in omaggio la Riforma Sociale. Gli comunica di avere ospitato per pochi giorni Morgenstern con il quale scrive di avere preso accordi per pubblicare contemporaneamente in Germania e in Italia il suo lavoro La funzione della banca. Lo invita infine nella sua casa di Boscolungo Pistoiese insieme a Giretti.

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Documento Lettera: 9 giugno 1934

De Viti invia a Einaudi l'indirizzo di un economista giapponese (Miyoji Hayakawa) al quale mandare una copia del suo libro e ricorda di inviarne una anche a Morgenstern ed a Marget. De Viti si riferisce probabilmente ai suoi Principi di economia finanziaria ripubblicati da Einaudi nel 1934.

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Documento Lettera: 19 ottobre 1934

Saputo da Giretti che Einaudi ha avuto una buona vendemmia, De Viti comunica che la sua "è stata mediocre come qualità e come quantità". Scrive di accludere una lettera di Pietro Chimienti che rivolge una richiesta a Einaudi. Ricorda di aver ospitato per qualche settimana Morgenstern; si rammarica di aver ricevuto da Ricci non una visita, ma una richiesta di notizie e commenta: "Ma io ancora sono vivo, e non gli ho mandato nessuna notizia, che gli servirà quando dovrà fare la mia commemorazione". Gli chiede infine se Einaudi può dirgli "sinceramente se ha perduto" come editore dei suoi libri.

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