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ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI

Guida archivistica alle carte e alle corrispondenze degli economisti italiani


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Istituto Biblioteca dell'Accademia degli Zelantei di Acireale

La Biblioteca dell'Accademia degli Zelantei di Acireale, fondata nel 1671, contiene una grande quantità di libri, preziosi per la conoscenza della storia siciliana. E' tra le biblioteche più antiche della Sicilia e conserva circa duecento mila volumi, tra cui molti incunaboli ed edizioni rare del cinquecento. Vasto risulta il carattere degli argomenti trattati, che spaziano dalla letteratura alla scienza naturale, da argomenti di natura ecclesiastica, medica e filologica di enorme importanza, a volumi di economia fondamentali per una conoscenza del dibattito politico-economico del periodo compreso tra il XVIII e il XIX secolo. La Biblioteca occupa un posto di rilievo nell'ambito degli studi e del lavoro, svolto per secoli, dall'Accademia degli Zelantei. La sua fondazione si deve al capo del clero acese, il Vicario Dottor Giuseppe Cavallaro, il quale propone la creazione di un'Accademia sacra che si basi "sullo studio e l'esercizio dell'eloquenza sacra, la soluzione dei problemi filosofici e morali, la trattazione di qualsiasi scienza e la cultura delle lettere latine e italiane in verso e in prosa". L'Accademia vive un lungo periodo di stasi dagli anni '70 del XVIII secolo fino al 1832. A questa data bisogna far risalire il tentativo, del resto perfettamente riuscito, di riportare in vita l'Accademia degli Zelantei. Protagonista di questa rinascita, ricca di conseguenze per la cultura siciliana, fu Leonardo Vigo, compositore, poeta e filologo acese. In relazione epistolare con i maggiori uomini del suo tempo, ebbe una parte notevole, con gli scritti e con l'azione nei moti rivoluzionari del 1848 e del 1860. La posizione tendenzialmente critica verso le istituzioni, di Lionardo Vigo, influenza l'attività culturale dei soci dell'Accademia e più in generale degli intellettuali di cui esso si circonda. Particolarmente dura è la polemica nei confronti delle istituzioni religiose, accusate di chiusura nei confronti del ben più ampio orizzonte culturale. Vigo s'impegnò nella rinascita di questi istituti e a diffondere cultura in una Sicilia non ancora pienamente inserita nel dibattito intellettuale italiano ed europeo. Tutti gli scritti del periodo che va dal 1832 agli inizi del XX secolo testimoniano l'esigenza da parte degli intellettuali siciliani, di accostarsi ai grandi dibattiti europei, e di applicare alla realtà sociale, economica, culturale della Sicilia proposte nuove e moderne. Particolarmente interessante risulta la ricca sezione di manoscritti, nella quale sono depositati volumi di notevole importanza, scritti tra il 1804 e il 1901. Numerosi risultano i temi trattati dai vari autori: agricoltura, archeologia, diritto, filosofia, statistica, economia, geologia, linguistica, politica, geografia, commercio, ecc. Tra questi sono stati rintracciati ventinove manoscritti appartenenti a studiosi e scrittori siciliani che hanno trattato temi di economia. I loro nomi sono: A. Calì Sardo, A. Coco, G. De Bartolo, R. Grassi Giuliano, N. Grasso Greco, P. Longo, M. Mazza, V. Mazzamuto, M. Musmeci, V. Raffaele, S. Vigo Platania, E. Xerra, S. Albergo, L. Maddem, S. Politi, S. Rossi, V. Cordaro Clarenza, M. Di Mauro Raggio, C. Rodriguez, M. Garzia, A. Grassi Giuliano, L. Leonardi. I manoscritti conservati in questa sezione sono per la maggior parte consultabili e si presentano in un discreto stato di conservazione. Appartengono inoltre a questa sezione numerosi epistolari.
Indirizzo: Via marchese di Sangiuliano, 17
CAP: 95024
Luogo: Acireale (Catania)
Regione: CATANIA
Contatti: Tel. 095-604471
Bibliografia: Costanzo S. (a cura di), Sui gabinetti di lettura, in "Giornale di scienza lettere ed arti per la Sicilia", 1839, p. 8


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