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Archivio della Casa editrice Laterza
Fascicolo Corrispondenza di vari con la Casa editrice Laterza
L'archivio della Casa editrice Laterza è depositato presso l'Archivio di Stato di Bari dal 1987, secondo un'apposita convenzione stipulata tra lo stesso Archivio e la casa editrice "Giuseppe Laterza e figli"(1). L'archivio, pervenuto in ottimo stato di conservazione, si può considerare composto da due sezioni principali, costituite dalla stessa tipologia documentaria (carteggio): 1) l'Archivio autori; 2) Registri copialettere. All'atto del deposito, unitamente alla documentazione, fu consegnato dalla casa editrice un elenco sommario della consistenza documentaria di entrambe le sezioni. E' in atto un esame analitico delle singole lettere allo scopo di individuare, in vista della compilazione dell'inventario definitivo, quanto può contribuire ad offrire nuovi strumenti di studio e prospettive di ricerca. L'importanza di questo fondo documentario risiede nell'opportunità da esso offerta di ricostruire, attraverso la ricomposizione dell'intreccio epistolare tra autori e casa editrice, il mosaico delle relazioni intercorse tra un numero notevolissimo di esponenti più o meno rappresentativi del mondo della cultura italiana della prima metà del Novecento e la casa editrice, che dalle origini del secolo ha agito come centro propulsore tra i più attivi nella diffusione della cultura letteraria, storica, ma anche politica, economica e scientifica a livello nazionale. L'attuale responsabile del fondo e delle relative operazioni d'inventariazione definitiva dello stesso è la dott.ssa Antonella Pompilio.
Scheda: 1-588 cc.
Numero della busta: 2
Documenti presenti nel fascicolo
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Proposta di pubblicazione
Per conto del suo avvocato, il professore Arturo Labriola propone alla Casa editrice Laterza la pubblicazione della sua "operetta", intitolata "Riforme e rivoluzione sociale", nella quale discute intorno a tutte le recenti polemiche affiorate ed affrontate in seno al Partito Socialista. Ne invia copia a Giovanni Laterza e attende risposta che fu negativa perché Labriola pubblicò la sua opera a Milano per la Società editrice milanese nel 1904. L'opera ebbe due anni dopo una seconda edizione a Lugano, ed una terza nel 1925 a Napoli.
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Sulla collana sul Mezzogiorno
Nitti confessa a Laterza le difficoltà incontrate nel trovare autori che collaborino alla realizzazione del progetto da lui ideato di una collana sul Mezzogiorno. La collezione "L'Italia Meridionale", infatti, non avrebbe avuto alcun seguito.
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Telegramma
Telegramma di Nitti di nessun rilievo.
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Segnalazioni di opere da tradurre
In questa, come in altre lettere, Francesco Saverio Nitti si mostra come competente collaboratore di Giovanni Laterza nella selezione delle opere straniere d'interesse economico e scientifico in senso lato da tradurre in lingua italiana. Nel particolare, in questa lettera Nitti suggerisce l'opportunità di tradurre l'opera "Industrial Democracy" di Sidney e Beatrice Webb, traduzione poi pubblicata a Torino dall'Unione tipografica editrice nel 1912.
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Riunione del Consiglio Superiore del Ministero dell'Istruzione
Nitti informa Laterza sul prossimo incontro del Consiglio Superiore del Ministero dell'Istruzione per la scelta dei libri scolastici.
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Sui criteri di scelta dei libri scolastici per l'anno scolastico 1903-1904
Nitti informa con dispiacere l'editore Laterza che i suoi libri scolastici non sono stati scelti dal Consiglio Superiore del Ministero dell'Istruzione.
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Ancora sulla scelta dei libri per l'anno scolastico 1903-1904
Nitti informa Laterza di non poter soddisfare la sua richiesta d'intervenire in favore delle sue edizioni scolastiche precisando che nulla può fare il Ministero dell'Istruzione dopo che è partita la formale proposta del provveditore e dopo che essa è stata votata dal Consiglio Superiore.
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Sulla collana sul Mezzogiorno
Nitti chiede a Laterza di tenersi costantemente in contatto per gli aggiornamenti sulla collana "L'Italia meridionale" da lui curata.
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Invio terzo capitolo di "I sindacati industriali (Cartelli, Pools, Trusts)"
Carlo Cassola promette l'invio del terzo capitolo corretto de "I sindacati industriali (Cartelli, pools, trusts)", lavoro che farà pubblicare dalla Casa editrice Laterza a sue spese e si scusa se il lavoro è rallentato dai suoi problemi di salute.
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Sul libro di Roosevelt
L'onorevole Colajanni informa Laterza di non aver ancora letto il libro di Theodore Roosevelt, su cui gli è stato chiesto un parere. Precisa, tuttavia, di averne letto una recensione sulla cui base potrebbe già esprimere un giudizio sommario. L'interesse della lettera riguarda il ruolo svolto da Colajanni e da altri studiosi e cultori dell'economia, tra cui lo stesso Francesco Saverio Nitti, nelle operazioni di selezione delle opere straniere degne di essere tradotte in lingua nazionale e diffuse nel circuito nazionale.
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Giudizi sul libro di Carlo Cassola "I sindacati industriali (Cartelli, Pools, Trusts)"
Francesco Saverio Nitti scambia pareri con l'editore Laterza sul lavoro di Carlo Cassola, "I sindacati industriali (Cartelli, Pools, Trusts)". In particolare, per Nitti Carlo Cassola è "un giovane economista molto intelligente", che "ha fatto un buon libro con un argomento attuale". Nitti fa riferimento ad una lettera che gli avrebbe indirizzato lo stesso Cassola in cui gli chiedeva d'intercedere presso l'editore Laterza per pubblicare il libro entro il mese di novembre di quell'anno e di retrodatarlo al 1895. L'espediente lo avrebbe, infatti, agevolato nei concorsi a cattedra che era intenzionato a sostenere. Nitti accetta di perorare la causa del giovane economista e per questo motivo allega alla lettera indirizzata a Laterza la missiva speditagli da Cassola. In particolare in questa lettera, datata Napoli, 21 maggio 1904 (cc. 480-483), Carlo Cassola chiedeva a Nitti di sollecitare la pubblicazione del suo lavoro per poter partecipare al concorso a cattedra di Economia negli Istituti tecnici.
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Ancora sull'opera di Carlo Cassola
Nitti si fa mediatore della consegna del manoscritto di Carlo Cassola [I sindacati industriali (Cartelli, Pools, Trusts), Bari, 1905], e lo fa con una lettera d'accompagnamento in cui ribadisce a Giovanni Laterza che si tratta di un "libro importante". "In quanto all'attualità ella potrà rendersene conto nell'ultimo avviso di concorso. E' tema di moda in tutta Europa e il libro spero sarà accolto bene. Come tema entra benissimo nella 'Biblioteca di Cultura moderna'".