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Fondo "Banca d'Italia" - Sottofondo "Direttorio Einaudi"
Fascicolo MOR"; sottofascicolo "Mortara
Il fondo Banca d'Italia raccoglie i documenti prodotti dai vari organi della Banca nell'esercizio delle rispettive funzioni istituzionali. Il fondo Banca d'Italia è articolato in 209 sottofondi. Verrà qui descritto il sottofondo "Direttorio Einaudi". Esso comprende le carte prodotte da Luigi Einaudi durante gli anni di Governatorato (1945-1948) e carte posteriori alla cessazione dalla carica di Governatore e alla morte, perché in esso è confluita la documentazione prodotta dal Segretario Particolare di Einaudi, Antonio D'Aroma. D'Aroma fu Segretario privato di Einaudi Presidente della Repubblica e poi suo collaboratore sino agli ultimi giorni. Dopo la morte di Einaudi continuò a curare alcuni affari della famiglia, conservando il relativo carteggio presso il suo ufficio alla Banca d'Italia. Il Sottofondo è in corso di nuova sistemazione archivistica. Al momento il "Direttorio Einaudi" è suddiviso in 114 cartelle; nel lavoro di "sistemazione" sono state individuate cinque serie archivistiche, ma non tutte le cartelle sono al momento state attribuite a l'una o all'altra serie. Per questo motivo abbiamo scelto in ASE di soddividere il "Direttorio Einaudi" in sei serie, di cui le prime cinque corrispondono a quelle individuate dagli archivisti dell'ASBI. L'ultima serie comprende i fascicoli per i quali non si sia ancora proceduto all'attribuzione della serie. La rintracciabilità dei documenti è garantita dall'indicazione del Numero di Cartella (Busta), riportato per ciascun fascicolo e per ciascun documento.
Scheda: nr. fascicolo 2 sotofascicolo 24
Numero della busta: 20
Nota bibliografica: Einaudi Luigi, "Dalla leggenda al monumento", in "Giornale degli economisti", n.s., X, nn.7-8, luglio-agosto 1951, pp. 329-334
Documenti presenti nel fascicolo
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Corrispondenza: Giorgio Mortara a Luigi Einaudi (05-03-1946)
Mortara riferisce a Einaudi che il Vice presidente dell'Istituto americano di statistica Stuart Rice gli ha chiesto a gennaio informazioni sugli accademici che avevano aderito al partito fascista o nazista, in modo da procedere alla loro espulsione dalla Società. Mortara riferisce ancora di aver risposto che lui stesso aveva in un primo momento aderito al partito fascista e quindi di aver suggerito a Rice di chiedere consiglio a Einaudi, che non ne aveva mai fatto parte e si era sempre tenuto "al di sopra della mischia". Mortara ritiene che De Stefani e Savorgnan possano essere ritenuti "indegni", ma questo giudizio non spetta a coloro che, pur avendo aderito al partito fascista, sono stati giudicati dal governo attuale degni di conservare le cattedre.
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Appunti di Giorgio Mortara: "Per un Istituto di studi brasiliani"
Appunti del 19.10.1949 consegnati da Giorgio Mortara al prof. Milone di Roma per uno studio intitolato "Per un istituto di studi brasiliani". Mortara auspica la creazione di un istituto di studi brasiliani presso una università italiana. Egli riscontra che in Italia c'è una scarsa conoscenza delle condizioni socio-economiche del Brasile. In previsione di un incremento delle relazioni tra i due Paesi, l'istituto potrebbe utilmente impartire insegnamenti riguardo gli aspetti fisici e sociali del Brasile, e contribuire alla diffusione di informazioni precise ed obiettive. In allegato un piano dei corsi.
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Corrispondenza: Giorgio Mortara a Luigi Einaudi (08-04-1950)
Mortara promette ad Einaudi di inviargli altri studi monografici su argomenti di demografia e statistica economica, ed il corso di statistica recentemente pubblicato. Il corso ha il merito di diffondere quei metodi obiettivi di indagine, che Einaudi con tanta autorità sostiene. Qui in Brasile, scrive Mortara, più che altrove è difficile scindere l'economia dalla politica, tuttavia si comincia ad intendere la necessità e l'utilità dell'indagine scientifica. Mortara dichiara di restare uno statistico ed un demografo, pur con qualche incursione nell'economia applicata, come è accaduto per lo studio sul rendimento delle saline in base alla loro dimensione.
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Corrispondenza: Giorgio Mortara a Luigi Einaudi (20-12-1953)
Mortara scrive a Einaudi che sta lavorando affinché il congresso demografico mondiale previsto per l'anno successivo (di cui Mortara ha parlato ad Einaudi nel settembre precedente) riesca bene. La maggiore difficoltà consiste, specifica Mortara, nell'evitare intrusioni politiche nella discussione scientifica. Mortara assicura ad Einaudi che la delegazione italiana sarà abbondante e di buon livello; quella brasiliana, una dimostrazione di buona volontà!