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Fondo Delfico
Fascicolo Studi vari ed appunti di Melchiorre Delfico
Fascicolo contenente cinque minute di lettere di Melchiorre Delfico, probabilmente datate 1832, una lettera di Emilia Coletti con minuta di risposta (notizie storiche sulla famiglia Castelli di Teramo); un parere intorno alla "Storia degli abusi feudali d
Scheda: 311 cc. nn. nr. fascicolo 172
Numero della busta: 16
Documenti presenti nel fascicolo
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Pareri di Delfico intorno alla "Storia degli abusi feudali" di Winspeare
Pareri di Delfico intorno all'opera di Winspeare "Storia degli abusi feudali", opera che ha la ragione ed il merito di esistere perché la feudalità non è stata del tutto abolita, difatti si è cercato di abolirla con la nuova legislazione come se fosse una mostruosità politica. Dopo una legge generale che gettò a terra la pianta fu necessario ancora estirparne le radici a causa della forte presenza di elementi feudali.
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Dell'uguaglianza dei diritti delle donne considerati specialmente nelle successioni
Appunti di Delfico "Sull'uguaglianza dei diritti delle donne considerati specialmente nelle successioni". A proposito dell'articolo "Dell'uguaglianza nelle successioni", Delfico sostiene che questa legge non è distruttrice della famiglia, al contrario contribuisce a ristabilire nella sua integrità la facoltà di testare tutti i vincoli nelle successioni. Rendere divisibile la famiglia non vuol dire distruggerla giacché la possibilità della divisione non porta necessariamente all'esecuzione; al contrario l'uguaglianza nelle successioni può essere un principio di sincera e vera unione.
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Idee economiche, tasse e bisogni dello Stato
Appunti di Delfico su "Idee economiche, tasse e bisogni dello Stato". Le diversificazioni della proprietà devono cadere su tutti. Quelle sulle persone si possono distinguere o sulle opere o sul consumo e si stabiliscono prima col dare un valore assoluto all'uomo in proporzione al suo valore per dare poi un valore relativo alla sua industria o lavoro. Sul consumo, poi, sono le gabelle di dogana, per le quali il valore delle derrate si accresce con la quota di prezzo pagato da ciascuno in proporzione al consumo e beneficio dello Stato. L'imposizione personale può sembrare preferibile perché più proporzionabile e più facile a soddisfare, sembrando anche la più proporzionata alle ricchezze o mezzi individuali di sussistenza poiché se non cade su quello che ciascuno ha, cade su quello che ciascuno spende, cioè relativamente ai piaceri che la società fornisce. Spesso è anche la più giusta perché la tassazione dei mestieri sarebbe difficilmente proporzionabile per se stessa e ne sarebbero esclusi i proprietari perché sono quelli che non esercitano alcun mestiere e che pure devono più alla società poiché più godono dei vantaggi che da essa derivano.