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Fondo Delfico
Fascicolo Corrispondenza tra Luigi Dragonetti e Melchiorre Delfico
Fascicolo contenente il carteggio intercorso tra Luigi Dragonetti a Melchiorre Delfico tra il 1822 e il 1835. In totale sono sessantadue lettere, spedite da L'Aquila, Chieti, Teramo e Napoli.
Scheda: 64 cc. nn. nr. fascicolo 292
Numero della busta: 20
Documenti presenti nel fascicolo
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Considerazioni varie
Lettera di Luigi Dragonetti, spedita da L'Aquila, in cui manifesta a Delfico la gioia nel saperlo tornato in Abruzzo, anche se Delfico ha già manifestato la sua volontà di allontanarsene. Confida che nonostante legga giornali letterari, lettere italiane e articoli di giurisprudenza francese, tuttavia sente un vuoto; commenta sarcasticamente che la professione di "savant" è pressoché abolita.
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Sulle "Origini italiche"
Lettera di Dragonetti, spedita da L'Aquila, in cui loda il libro di Delfico sulle "Origini Italiche": ritiene che l'autore abbia fatto crollare gli errori sulla storia italiana ante-romana, ed abbia ispirato l'orgoglio nell'animo degli italiani ricordando che un tempo furono i primi. Nello stesso tempo li ha fatti vergognare, poiché nel tempo presente sono gli ultimi.
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Sulla fiera franca di Pescara
Lettera di Dragonetti, spedita da L'Aquila, in cui comunica a Delfico di aver desiderato molto la sua Memoria sulla fiera franca di Pescara. Aggiunge che il Consiglio di Provincia non ha voluto affrontare la questione senza avere presenti gli argomenti affrontati in proposito. Informa Delfico che il Consiglio ha fatto una petizione perché si venga a riferire sull'argomento.
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Su un Giornale di Scienze Morali e la Banca di Commercio
Lettera di Dragonetti, spedita da L'Aquila, in cui trasmette a Delfico il prospetto di un "Giornale di Scienze Morali" che si era proposto di pubblicare in Napoli, ma che ha incontrato molte difficoltà. La meta di questo Giornale era far germogliare nuovamente le antiche virtù. Comunica inoltre di aver ideato la Banca di Commercio al fine di far rivivere ogni tipo di industria nel meridione d'Italia e di emanciparla dalla dura dominazione di pochi ma potenti ed astuti monopolisti; invia a Delfico il manifesto di questa Banca. Aggiunge che da questa iniziativa dipendono i progressi della civiltà e dell'educazione politica.
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Pubblicazione di inediti
Lettera di Dragonetti, spedita da l'Aquila, in cui confida a Delfico di augurarsi che si pubblichino presto le sue opere.
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Notizie varie
Lettera di Dragonetti, spedite da l'Aquila, in cui trasmette a Delfico di avere cento liti accese e due di grande importanza a Roma e a Napoli per le quali ha scritto volumi di lettere. Si lamenta del fatto che chiamano dottori quei soggetti che citano leggi greche o romane ma che non fanno mai riferimento ai principii della ragione civile e non hanno il minimo sospetto che nella nuova scienza dell'Economia Politica si trovino i temi fondamentali del diritto.
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Notizie varie
Lettera di Dragonetti, spedita da l'Aquila, in cui comunica a Delfico di avergli inviato le tavole sinottiche sulla critica dei giudici competenti e vorrebbe avere la sua opinione in tale proposito. Aggiunge di aver ricevuto l'opera intitolata "Pensieri sulla storia" e di averla molto gradita.
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Sui manoscritti di Delfico
Lettera di Dragonetti, spedita da L'Aquila, in cui ricorda a Delfico della promessa di renderlo erede fiduciario di un manoscritto dell'abruzzese col quale chiarisce (con i documenti della storia considerati alla maniera di Vico) il grande problema dell'umana perfettibilità. Aggiunge di aver ricevuto l'incarico dal Governo per le tre Province di Abruzzo.
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Visita del Sovrano
Lettera di Dragonetti, spedita da L'Aquila, in cui confida a Delfico di avere in comune il desiderio di far trovare le grate accoglienze agli illustri viaggiatori che vengono da lontano a visitare le sue terre (probabilmente si tratta di una visita del Sovrano).
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Su un imminente viaggio a Teramo
Lettera di Dragonetti, spedita da Chieti, in cui comunica a Delfico che presto sarà a Teramo.
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Notizie varie
Lettera di Dragonetti, spedita da L'Aquila, in cui comunica a Delfico di aver ottenuto risposta dal Ministro delle Reali Finanze che lo autorizza a restituire alle proprie famiglie coloro che sono rinchiusi nelle prigioni dei Tre Abruzzi per piccoli contrabbandi di sale. Ringrazia Delfico per i manoscritti.
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Considerazioni sulla guerra
Lettera di Dragonetti, spedita da L'Aquila, in cui si scusa con Delfico per il lungo silenzio a causa della malattia della propria madre. Commenta di temere che ci sarà la guerra; tuttavia se la guerra ci sarà, servirà ad aggregare l'Asia e l'Africa alla civiltà europea.
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Considerazioni
Lettera di Dragonetti, spedita da L'Aquila, in cui si scusa con Delfico per il ritardo nella corrispondenza. Commenta che la soluzione di tanti problemi dei giorni a loro contemporanei è stata generata dalla filosofia, dalla letteratura e dalla morale del dubbio.
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Su alcuni scritti di Delfico
Dragonetti comunica a Delfico di apprezzare il lavoro sugli antichi confini del Reame. Discute con Melchiorre sul fatto che abbia messo da parte lo scritto sulle aberrazioni della medicina. Aggiunge che vorrebbe poter fare l'analisi ragionata di alcuni manoscritti di Delfico. In particolare ritiene che siano di grande importanza le "Giunte alle Considerazioni sopra Machiavelli".
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Notizie varie
Lettera di Dragonetti, spedita da L'Aquila, ringrazia Delfico per aver letto il suo discorso sull'industria e di averlo apprezzato. Nel prossimo mese si occuperà della seconda parte. Aggiunge di essere preso a scrivere sulle macchine d'immersione perché bisogna estrarre oggetti preziosi dal fondo del Tevere a Roma. Confida a Delfico di aver pianto per la perdita del nipote, Berardo Coletti.
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Notizie sulla salute
Lettera di Dragonetti, spedita da L'Aquila, in cui informa Delfico sulla propria salute e raccomanda sulle correzioni alle operette sugli antichi confini del Regno.
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Notizie sulla salute
Lettera di Dragonetti, spedita da Napoli, in cui comunica a Delfico di rallegrarsi di aver appreso del miglioramento delle sue condizioni di salute. La lettera giungerà nelle mani del destinatario dal dott. Rozzi che vuole dare all'Italia una traduzione del Gran Dizionario delle scienze mediche fatto a Parigi.
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Notizie varie
Lettera di Dragonetti, spedita da Napoli, in cui porge a Delfico gli auguri di buon anno, si scusa per il ritardo nella risposta e dice di essere impegnato dalle cause e dalle cure della Compagnia di Industria e Commercio di cui fa parte. Vuole mettere in atto ciò che ha detto nei due discorsi sull'industria che sono stati stampati nel "Progresso".
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Provvedimenti per il Tavoliere
Lettera di Dragonetti, spedita da Napoli, in cui chiede a Delfico di riscrivere a Santangelo poiché al ritorno di Sua Maestà sarà deciso in Consiglio di Stato se debba o no valere il parere della Consulta di Stato. Il Ministro delle Finanze, che non vuole nel regno moneta straniera nonostante ne prenda ogni giorno da Rotschild, si mostrerà sicuramente contrario. Il voto di Santangelo è fondamentale. Aggiunge di aver concluso il prestito di 2 milioni di Ducati così che tra un mese potrà cominciare a rigenerare la Puglia e le vicine province, eliminando in questo modo il monopolio genovese che le divora. Attende di avere ancora otto milioni di Ducati per affrancare i canoni del Tavoliere e dare trenta anni di tempo ai censuari, per emanciparli da ogni prestazione e sciogliere da ogni restrizione la coltura dei loro campi. In proposito Dragonetti si riserva di non dire nulla a Santangelo che combatte la misura dell'affrancazione. Tra i suoi progetti c'è anche l'offerta delle Fiandre di un gregge di 6000 pecore che basterebbero a migliorare le razze di tutti gli armenti della Puglia. Inoltre ha disposto un vivaio di gelsi peregrini per popolare tutta quella regione povera di alberi che una volta produceva le migliori sete dell'antichità.
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Sull'amministrazione
Lettera di Dragonetti, spedita da L'Aquila, in cui racconta a Delfico che l'affare del Tavoliere per cui si è battuto undici mesi contro i vampiri del monopolio lo richiamerà a Napoli. Aggiunge di essere demoralizzato per le manovre messe in atto dal Ministero delle Finanze per abbattere il parere favorevole della Consulta di Stato; tuttavia spera in breve di migliorare l'economia della Puglia e di rialzare l'avvilito commercio dei grani.
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Notizie sulla salute
Lettera di Dragonetti, spedita da L'Aquila, in cui comunica a Delfico di non riuscire a trovare a chi consegnare il suo scritto. Sono diversi giorni che soffre di dolori viscerali.
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Notizie varie
Lettera di Dragonetti, spedita da L'Aquila, in cui comunica a Delfico di attendere alcune idee intorno alla bonificazione del Tavoliere per il quale pare che Sua Maestà non voglia sentir parlare di affrancazione, poiché ne cancellò anche l'ipotetica menzione che se ne faceva nello Statuto della Banca del Tavoliere delle Puglie. Si accenna alla lettura di un manoscritto di Delfico sulla Civil Società consegnato ad Ignazio Rozzi presidente della Società Economica. Dragonetti spedisce anche un piccolo catechismo religioso-politico- sociale del cav. Sanseverino da consegnare successivamente al rettore del collegio. Chiede se sono stati terminati gli studi sui confini del Regno.
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Sulla Banca del Tavoliere di Puglia
Lettera di Dragonetti, spedita da Napoli, in cui comunica a Delfico di essere impegnato nel cercare di mettere in opera la Banca del Tavoliere di Puglia, ma si incontrano difficoltà per formarne il capitale. Ci prova con tutte le forze trattandosi di rigenerare ben sette province, ma se le difficoltà saranno insuperabili rimanderà l'attuazione del progetto a momenti migliori.
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Alcune considerazioni
Minuta di lettera di Delfico, spedita da Teramo, a Dragonetti, in cui si lamenta per la presenza di uomini che nel silenzio e nell'inattività della forza pubblica mettono in opera la forza privata. E' evidente che Delfico si senta minacciato personalmente da questo tipo di persone.
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Notizie sulle monete Atriane
Delfico invia a Dragonetti, appassionato di Archeologia e Numismatica, una sua recente produzione sull'argomento. Chiede inoltre a Dragonetti delucidazioni e maggiori informazioni sulle monete Atriane, che sono il soggetto principale del lavoro.
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Su una fiera franca a Pescara
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui accoglie i suggerimenti ricevuti da Dragonetti sulla sua pubblicazione di monetazione romana. Inoltre comunica a Dragonetti di volerlo come coautore di un altro suo lavoro. Il progetto riguarda lo stabilimento di una fiera franca a Pescara.
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Notizie sulla salute propria
Minuta di lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui comunica a Dragonetti notizie sulla propria salute.
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Sulla nascita di una Società commerciale
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, al sig. Roberto Betti in cui comunica la notizia di un progetto per la nascita di una Società commerciale di tutto il Regno. Vorrebbe che Nolli e Dragonetti fossero nel numero dei promotori ed azionari di questa iniziativa. Il bisogno di rianimare la circolazione è ben noto, come la mancanza di ogni commercio. Se si fosse dato ascolto alla sua proposta della Fiera di Pescara sarebbe stata la salvezza delle Province abruzzesi. Delfico aggiunge di aver ritenuto accettabile la proposta di un prestito proposto dai negozianti, o piuttosto capitalisti forestieri, ma non avendone visto nessun risultato, pensa che sia stato escluso.
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Su un nuovo lavoro
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui comunica a Dragonetti di aver mandato già da qualche tempo a Napoli un secondo lavoro, successivo alle "Origini Italiche", ma ancora non ne è stata cominciata la stampa.
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Sul Giornale di Scienze Morali. Sulla Banca di Commercio
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui ringrazia Dragonetti di avergli inviato il prospetto del "Giornale di scienze morali" che Dragonetti aveva in mente di pubblicare a Napoli. Esprime le sue idee sulla Morale, dicendo che per lui l'origine sta nell'Organizzazione mentre il principio sta nella Giustizia. Per quanto riguarda la Banca di Commercio, il progetto gli sta a cuore, ma consiglia a Dragonetti di cominciare con delle dimensioni più ristrette, che poi col tempo si amplierebbero.
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Invio di un esemplare di "Numismatica Atriana"
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui invia a Dragonetti il suo esemplare di "Numismatica Atriana".
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Notizie sulla salute
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui, oltre ad elogiare il servizio postale che gli permette di sentirsi vicino agli amici, dà notizie della propria salute a Dragonetti.
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Argomenti diversi
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui approva che Dragonetti stia lavorando al "Gran Dizionario della lingua italiana". Dice di aver scritto da tempo qualcosa su "Origini e progressi della società civile", destinato ad essere pubblicato postumo. Dice inoltre di aver cominciato ad occuparsi di Medicina. Si lamenta del fatto che persone impiegate a mantenere la tranquillità ne siano stati i turbatori, e che della loro infamia debbano restare impuniti.
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Notizie su una nuova pubblicazione
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui dà notizia a Dragonetti di avergli inviato un suo scritto, cioè una lettera che ha inviato a una donna senese e che è stata stampata a Siena.
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Su una circolare ministeriale
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui ritiene inconcepibile la notizia di una circolare Ministeriale. Aggiunge di essersi creduto sempre esente da tali indagini e di non aver mai avuto il minimo sospetto. Aggiunge che la sua corrispondenza è assai ristretta e scarsa.
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Argomenti vari
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui affida le sue carte inedite a Dragonetti. Lo incita inoltre a trattare i principi dell'educazione relativi al sesso; aggiunge di attendere i riscontri di Dragonetti su una certa notizia che ritiene essere di invenzione. Confida nel fatto che tutto si andrà rischiarando. La causa di Stato, che ha causato tanto disturbo alla città di Teramo e alla Provincia, è finita con il dichiarare tutti innocenti, e solo con una condanna correzionale. Tutti sperano di vedere altri rischiaramenti dalla procedura che ha gettato calunnia su coloro che vi sono stati coinvolti.
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Su alcune tavole sinottiche
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui comunica a Dragonetti che da qualche giorno ha ricevuto le tavole sinottiche del signor De Pamphilis, anche se non può neppure apprezzarle, a causa della debolezza della testa che non può mantenere l'attenzione (per l'età avanzata).
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Sulla coltivazione del riso
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui comunica a Dragonetti che sta perdendo le forze dell'intelletto. Si consola di aver potuto salvare questa provincia per la seconda volta e dopo quarant'anni dalla infausta coltivazione del riso. È molto orgoglioso di aver fatto ciò dal momento che a suo parere tutte le migliori terre di quelle contrade si sarebbero trasformate in una putrida palude, con grande gioia di proprietari interessati ed ingordi. È felice che fra i maliziosi dibattimenti finalmente il vero sia stato riconosciuto e sia stato assoggettato per sempre alla legge del divieto. Tuttavia nel lungo dibattimento durato per sette mesi è stato molto inquieto. Per quanto riguarda i suoi pensieri anti-storici accoglie favorevolmente i giudizi di Dragonetti, ma si schernisce dicendo che i suoi "poco elevati talenti" gli hanno permesso di scrivere come dilettante e non come professore. Confessa di provare un odio innato per l'aristocrazia.
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Apprezzamenti per il lavoro svolto da Dragonetti
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui comunica a Dragonetti di aver perso un caro amico, Gian Giacomo Trivalgio. Dice di apprezzare i progressi fatti dalle ricerche archeologiche svolte da Dragonetti per l'Italia e spera che i risultati siano positivo non solo per le origini della nostra lingua ma anche per i progressi civili.
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Notizie su una visita
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui comunica a Dragonetti notizie su un'imminente visita presso di lui.
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Lettera di Delfico a Dragonetti
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui comunica a Dragonetti di interpretare come un progresso alla civilizzazione il veder viaggiatori colti e costumati.
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Notizie sulla salute
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui comunica a Dragonetti notizie sulla propria salute.
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Notizie sulla salute
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui comunica a Dragonetti notizie sulla propria salute.
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Notizie su una visita imminente
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui ironizza sulla consegna di un autografo probabilmente poco leggibile. Annuncia che presto visiterà Dragonetti.
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Notizie sulla salute
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui comunica a Dragonetti notizie sulla propria salute.
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Sull'importazione del sale
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui comunica a Dragonetti che nel momento in cui il bisogno è stato maggiore non sono giunte le parole del Ministro. L'intero distretto è restato inondato di sale straniero ed i soci sono stati rovinati. Questa potrebbe essere l'occasione di richiamare l'attenzione del governo su questo articolo. Aggiunge di sentire di aver trovato un figlio in Dragonetti.
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Notizie sulla salute
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui comunica a Dragonetti di voler avere presto notizie sulla sua buona salute.
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Corrispondenza: Melchiorre Delfico a Luigi Dragonetti (07-04-1832)
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui incita Dragonetti a proseguire i suoi lavori perché c'è ancora molto da fare.
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Su una visita
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui comunica a Dragonetti di essere molto felice che il giudice Ferranelli e la sua eccellente compagna, Giuseppa Frangipani, visiteranno Dragonetti.
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Su un incontro con il sovrano
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui racconta a Dragonetti del suo incontro con il sovrano. Aspetta con ansia sue notizie.
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Argomenti vari
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in parla delle sue note ai "Discorsi" di Machiavelli e conferma la sua volontà di lasciare a Dragonetti le sue carte. Lo esorta ad occuparsi del fatto che non c'è più istruzione per le idee politiche. Secondo Delfico difatti ciò che si teme sono le rivoluzioni. La Politica è una scienza che si propone il bene di tutti, di chi comanda e di chi obbedisce. Al contrario, ritiene che ai suoi tempi ciascuno decide a suo modo e sempre con la petizione dei principi. La politica non può progredire che col sapere e con la verità.
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Sulla pubblicazione degli inediti
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui ringrazia Dragonetti del quadro teorico sullo stato politico dell'Europa. Lo esorta a scrivere riflessioni politiche. Per il momento non vuole che si pubblichi il suo scritto su Machiavelli.
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Elogio di uno scritto di Dragonetti
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui informa Dragonetti del suo dolore per la morte del nipote. Elogia lo scritto di Dragonetti sull'industria, apparso sul "Giornale di Napoli". L'industria è, nel passaggio allo stato civile, ciò che caratterizza e qualifica l'uomo nei suoi graduali progressi. Lo stato sociale è il vero stato di natura dell'uomo, perché dalla natura è formato per questo progressivo miglioramento.
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Notizie sulla salute
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui comunica a Dragonetti notizie sulla propria salute; dice di essersi associato al "Progresso" di Napoli per leggere la seconda parte della "Memoria" scritta da Dragonetti.
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Notizie sulla salute
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui comunica a Dragonetti notizie sulla propria salute. Spera di poter completare uno scritto su cui è al lavoro.
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Notizie su una prossima partenza per Napoli
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui comunica a Dragonetti di prepararsi ad una partenza per Napoli.
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Morte di due amici
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui comunica a Dragonetti di dolersi per la morte di due amici, Coletti e Michitelli.
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Sul'amministrazione del Tavoliere
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui ringrazia Dragonetti di aver ricevuto la stampa del "Monte Flumentario". Aggiunge che secondo lui Dragonetti ha risolto il problema più importante dell'Economia politica meridionale che da tanto tempo teneva in agitazione coloro che si occupano del bene pubblico. In proposito Delfico aggiunge di esser sempre stato convinto che bisognasse indagare lo stato fisico del Tavoliere e le attuali posizioni economiche. Successivamente alla raccolta di questi dati bisogna passare alla bonifica del territorio. È d'accordo con Dragonetti che nel suo lavoro si è occupato della parte economico-amministrativa per poter rimettere in corrente l'amministrazione e saldare i problemi dell'Erario. Dichiara che sarà nel numero dei Soci ammiratori per la Presidenza di Dragonetti. Aggiunge di non aver preso parte alle decisioni prese sul Tavoliere dal momento del cambio della dinastia, fino alla rumorosa questione sull'affrancazione.
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Commenti su "Origini e progressi della società civile"
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui comunica di voler rivedere le carte sulle "Origini e progressi della società civile" che ha depositato nelle mani di Dragonetti.
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Sulla bonifica del Tavoliere
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui ricorda a Dragonetti di aver scritto nel 1788 un opuscolo dal titolo "Discorso sul Tavoliere di Puglia", in cui parlava della necessità di abolire il sistema doganale precedente e di non dare luogo ad alcuna temporanea riforma. Commenta con dolore che in un'opera del 1833 si sostiene, contro il suo parere, che la bonifica del Tavoliere si può fare ugualmente con buon effetto, sia prima che dopo una qualunque operazione economica.
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Sulla bonifica del Tavoliere
Lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui insiste affinché Dragonetti includa nelle sue opere per il Tavoliere il lavoro di bonifica per il beneficio della popolazione che vi abita.
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Corrispondenza: Melchiorre Delfico a Luigi Dragonetti (senza data)
Frammento di lettera di Delfico, spedita da Teramo, in cui partecipa al dolore di Dragonetti per la malattia del figlio.