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ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI

Guida archivistica alle carte e alle corrispondenze degli economisti italiani


ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI


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Documento Sulle esposizioni biennali delle Società Economiche

Vicentini sostiene che per non tenere in ozio gli arnesi agrari fatti venire dalla Toscana, rinvenuti utilissimi, e per diffonderne l'uso in provincia, sono state fatte pubblicazioni che ogni socio può leggere al fine di sperimentare l'uso nei propri fondi e poter costruirne degli altri. Perciò è bene facilitare l'acquisto degli oggetti di cui si ha bisogno, mettersi in condizioni di poterli creare da sè e guadagnare anche sugli stranieri quelle ingenti somme che invece normalmente si spendono per l'acquisto degli attrezzi. Lo scopo delle esposizioni biennali delle Società economiche, ed in particolare quella di Catanzaro (come sottolineato dal Signor intendente) è quello di incoraggiare i prodotti dell'industria agricola e manifatturiera. Inoltre, il Ministro ha dichiarato che il loro scopo non è solo quello di far conoscere il progresso delle manifatture, ma quanto quello più eccitante di garantire una gara tra manifattori che sarebbe comunque da ricercare in particolare in quei paesi e province che progrediscono. Il Real governo premia coloro che si impegnano a questo fine, per cui le società economiche sono chiamate a provocare gli industriali con promesse di premi nei programmi annuali.
Tipologia Manoscritti e altri documenti
Data 30/05/1841


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Programmi per il nuovo anno e letture accademiche (1841)

Il fascicolo contiene: Estratto del verbale dell'adunanza generale della Società Economica del 30 maggio 1841; Lista di servizio per il nuovo anno; Programma dei lavori; Programma dei premi; Letture accademiche: 1) Discorso del socio Sig. Giudice Ferdinan
Scheda: nr. fascicolo 1
Numero della busta: Misc. CL 17

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Fondo Biblioteca

Il Fondo Biblioteca si articola nelle seguenti Sezioni speciali: Archivistica, Paleografia e Diplomatica, Storia, Storia delle Istituzioni. Conserva un fondo speciale: la Biblioteca "Di Costanzo". Il patrimonio libraio: 8242 volumi, 2596 opuscoli, 11 manoscritti. Conserva diverse edizioni dei secoli XVI, XVII e XVIII, moltissime del secolo XIX. Patrimonio con pubblicazioni periodiche, 3315 riviste (mensili, bimestrali, trimestrali, semestrali, annuali), guide, bollettini, cataloghi, altro. Presenti tra gli altri documenti di Ignazio Niccolò Vicentini, Francesco Saverio Camilli, Bonanno De Sanctis Teofilo, Ferdinando Mozzetti, Giulio Dragonetti e Luca de Samuele Cagnazzi.

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Archivio di Stato di L'Aquila

L'Archivio di Stato di L'Aquila fu istituito come Archivio provinciale con decreto 22 ottobre 1821 e successivo regolamento adottato con decreto 12 novembre 1818. Seguendo l'evoluzione legislativa degli altri Archivi del Mezzogiorno, con R.D. 22 settembre 1932, n. 1391, assunse il nome di Archivio provinciale di Stato; con la Legge 22 dicembre 1939, n. 2006, quello di Sezione di Archivio di Stato; infine, a seguito del D.P.R. 30 settembre 1963, n. 1409, quello di Archivio di Stato. Di fatto l'Archivio cominciò a formarsi nel 1835 con le scritture dell'Intendenza, cui si aggiunsero in tempi successivi quelle delle altre amministrazioni statali che hanno operato nella provincia, compreso l'ex circondario di Cittaducale, entrato a far parte nel 1927 della provincia di Rieti. Vi si trovano pure depositati vari fondi, alcuni integri, altri molto frammentari, relativi ad enti pubblici e privati mancano quasi completamente, se si eccettuano limitate tracce nelle "Raccolte e miscellanee", le scritture relative ai monasteri soppressi che pure dovettero essere cospicui per numero e patrimonio sia in città che in provincia. Sul finire del sec. XIX molta parte della documentazione attuale fu ordinata per materia sulla base della classificazione stabilita per gli archivi delle prefetture. Nonostante il successivo riordinamento attuato dal Panella secondo il metodo storico, la documentazione conserva tracce della precedente manomissione; in particolare i Fondi "Intendenza" e "Presidenza", completamente sconvolti e confusi, solo ora, seppure non sempre perfettamente, sono stati distinti e ripristinati nella primitiva fisionomia. Il fondo più notevole dell'Archivio di Stato di L'Aquila è però indubbiamente quello" Civico aquilano", depositato nel 1935 e comprendente, oltre alle scritture del Comune di L'Aquila, anche documenti e codici membranacei di provenienza ecclesiastica e privata. Gli archivi conservati nell'Archivio di Stato non esauriscono naturalmente la documentazione relativa a L'Aquila e ad altre località dell'attuale provincia; occorrerà guardare particolarmente nell'Archivio di Stato di Napoli, ove è conservato, fra l'altro, un consistente nucleo di pergamene a partire dal sec. XIII, nonché nell'Archivio di Stato di Roma. Con R.D. 23 novembre 1939, n. 1891, la denominazione della città di Aquila fu rettificata in L'Aquila.
Indirizzo: Piazza della Repubblica, 9
CAP: 67100
Luogo: L'Aquila
Regione: ABRUZZO
Contatti: Tel. 0862-22501 Fax 0862-412902
Sito: https://archiviodistatolaquila.cultura.gov.it/