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ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI

Guida archivistica alle carte e alle corrispondenze degli economisti italiani


ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI


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Documento Rapporto del Segretario perpetuo

Opuscolo a stampa di Ignazio Niccolò Vicentini, segretario della Società Economica, articolato nei seguenti capitoli: 1. Economia rurale; 2. Economia civile; 3. Economia interna. In particolare si segnala, a proposito dell'economia interna, il gran numero di opere pubbliche dovute al cavalier Guarini in qualità di Intendente governatore che ha saputo gestire e governare nell'interesse dei cittadini. Tra le opere vengono citate: la sala Olimpica, la strada del campo di fossa ed altre che collegano l'Aquila con Sulmona, Montereale, Marsica, Città Ducale e Balsorano, così come vengono menzionate le costruzioni relative al Conservatorio della Misericordia e dell'Annunziata e le istituzioni protette del Real Liceo e del Collegio di giovanette in Tagliacozzo.
Tipologia Manoscritti e altri documenti


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Articoli di economia rurale, civile e interna

Fascicolo contenente vari discorsi: 1) Verbale dell'adunanza generale del 30 maggio 1844 con la lista dei nuovi ufiziali; 2) Discorso di apertura di detta generale Adunanza del Presidente D. Fernando Mozzetti, giudice della G. Corte criminale, ora in Tera
Scheda: nr. fascicolo 1
Numero della busta: Misc. CL 20

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Fondo Biblioteca

Il Fondo Biblioteca si articola nelle seguenti Sezioni speciali: Archivistica, Paleografia e Diplomatica, Storia, Storia delle Istituzioni. Conserva un fondo speciale: la Biblioteca "Di Costanzo". Il patrimonio libraio: 8242 volumi, 2596 opuscoli, 11 manoscritti. Conserva diverse edizioni dei secoli XVI, XVII e XVIII, moltissime del secolo XIX. Patrimonio con pubblicazioni periodiche, 3315 riviste (mensili, bimestrali, trimestrali, semestrali, annuali), guide, bollettini, cataloghi, altro. Presenti tra gli altri documenti di Ignazio Niccolò Vicentini, Francesco Saverio Camilli, Bonanno De Sanctis Teofilo, Ferdinando Mozzetti, Giulio Dragonetti e Luca de Samuele Cagnazzi.

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Archivio di Stato di L'Aquila

L'Archivio di Stato di L'Aquila fu istituito come Archivio provinciale con decreto 22 ottobre 1821 e successivo regolamento adottato con decreto 12 novembre 1818. Seguendo l'evoluzione legislativa degli altri Archivi del Mezzogiorno, con R.D. 22 settembre 1932, n. 1391, assunse il nome di Archivio provinciale di Stato; con la Legge 22 dicembre 1939, n. 2006, quello di Sezione di Archivio di Stato; infine, a seguito del D.P.R. 30 settembre 1963, n. 1409, quello di Archivio di Stato. Di fatto l'Archivio cominciò a formarsi nel 1835 con le scritture dell'Intendenza, cui si aggiunsero in tempi successivi quelle delle altre amministrazioni statali che hanno operato nella provincia, compreso l'ex circondario di Cittaducale, entrato a far parte nel 1927 della provincia di Rieti. Vi si trovano pure depositati vari fondi, alcuni integri, altri molto frammentari, relativi ad enti pubblici e privati mancano quasi completamente, se si eccettuano limitate tracce nelle "Raccolte e miscellanee", le scritture relative ai monasteri soppressi che pure dovettero essere cospicui per numero e patrimonio sia in città che in provincia. Sul finire del sec. XIX molta parte della documentazione attuale fu ordinata per materia sulla base della classificazione stabilita per gli archivi delle prefetture. Nonostante il successivo riordinamento attuato dal Panella secondo il metodo storico, la documentazione conserva tracce della precedente manomissione; in particolare i Fondi "Intendenza" e "Presidenza", completamente sconvolti e confusi, solo ora, seppure non sempre perfettamente, sono stati distinti e ripristinati nella primitiva fisionomia. Il fondo più notevole dell'Archivio di Stato di L'Aquila è però indubbiamente quello" Civico aquilano", depositato nel 1935 e comprendente, oltre alle scritture del Comune di L'Aquila, anche documenti e codici membranacei di provenienza ecclesiastica e privata. Gli archivi conservati nell'Archivio di Stato non esauriscono naturalmente la documentazione relativa a L'Aquila e ad altre località dell'attuale provincia; occorrerà guardare particolarmente nell'Archivio di Stato di Napoli, ove è conservato, fra l'altro, un consistente nucleo di pergamene a partire dal sec. XIII, nonché nell'Archivio di Stato di Roma. Con R.D. 23 novembre 1939, n. 1891, la denominazione della città di Aquila fu rettificata in L'Aquila.
Indirizzo: Piazza della Repubblica, 9
CAP: 67100
Luogo: L'Aquila
Regione: ABRUZZO
Contatti: Tel. 0862-22501 Fax 0862-412902
Sito: https://archiviodistatolaquila.cultura.gov.it/