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ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI

Guida archivistica alle carte e alle corrispondenze degli economisti italiani


ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI


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Documento Istituzioni ausiliarie del Commercio

Se a decidere la politica commerciale dello Stato italiano è il Parlamento e ad eseguirla i ministeri, tra gli uffici e gli organi preposti alla promozione del commercio si annoverano: il ministero dell'Agricoltura, Industria e Commercio, a cui si è aggiunto quello del Lavoro. Nel 1922 tali organi esecutivi risultavano suddivisi in tre ministeri: Agricoltura; Industria e Commercio; Lavoro. Bertolini considera "una piaga dell'Italia" tale divisione: "ove finisce l'agricoltura e inizia il Lavoro non si può dire, e così non si concepisce il Lavoro senza l'Industria, il Commercio e l'Agricoltura". Tra gli organismi sorti in supporto del commercio estero annovera poi le ambasciate e i consolati, che, tuttavia, sembrano non avere grande voce in capitolo. La dignità nazionale italiana è - scrive Bertolini - molto bassa, a causa del fenomeno dell'emigrazione e delle condizioni di miseria in cui versano i tanti italiani dislocati nei vari Stati d'Europa per lavoro: "E come si vuole che anche in Estremo Oriente ci prendano in considerazione, se ci vedono e ci conoscono pezzenti, sporchi, straccioni?". Bertolini ricorda gli esiti dell'inchiesta condotta sulle condizioni di miseria degli italiani a Chicago nel 1888, "condizioni che ci fanno diventare rossi dal colore oltre che dalla vergogna". I consoli non hanno autorevolezza sufficiente per innalzare la dignità della nazione che rappresentano. Quanto alle Camere di Commercio, Bertolini ritiene che "come sono ora, si potrebbero anche abolire", dal momento che la loro attività è ostacolata dalle nuove leggi del 1910 varate per promuovere le attività industriali e commerciali. La legge preesistente, varata nel 1862, permetteva alle Camere di Commercio di adeguare i propri piani d'intervento allo sviluppo economico effettivo; quella del 1910 pretendeva l'elaborazione di progetti indipendenti dalle trasformazioni in corso. A tal proposito Bertolini commenta apertamente che ciò è l'esito delle "leggi che si fanno in Italia, ministri che non le leggono e se le fanno fare da funzionari". Oltre alle zone franche, ai depositi franchi, ai porti franchi, che in linea di principio promuovono il commercio permettondogli di eludere il peso doganale, agiscono in supporto della stessa attività economica all'estero gli uffici degli addetti commerciali e le borse di studio all'estero. Gli addetti commerciali sono i giovani inviati presso le ambasciate di città importanti industrialmente e commercialmente per studiare l'andamento dei mercati internazionali e rendere concorrenziale la produzione italiana. Vi si aggiungono poi le fiere e le fiere campionarie e quelle naviganti. Secondo Bertolini "la penetrazione commerciale si può fare insomma in tanti modi, ma un programma per cui il Governo si proponga di disciplinare l'esportazione e di attrarre l'importazione è disciplinato, retto dalla Dogana". Così Bertolini introduce il tema della politica commerciale perseguita dallo Stato Italiano nel periodo in cui teneva le sue lezioni, ovvero una politica doganale.
Tipologia Manoscritti e altri documenti
Data 1922-1923


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Econ. Opusc. U

La cartella comprende materiale eterogeneo per autore, contenuto e periodo cronologico. Contiene, inoltre, un dattiloscritto inedito di Lezioni di politica commerciale, anno accademico 1922-1923 del prof. Angelo Bertolini, risalente, cioè, ad uno degli an
Scheda: nr. fascicolo U
Numero della busta: 30

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Regia Scuola Superiore di Commercio.

Il patrimonio documentario della Regia Scuola Superiore di Commercio iniziò a costituirsi a seguito della sua istituzione nel 1886. Conservato nella biblioteca dello stesso istituto, esso comprendeva la serie degli "Annuari" ed opuscoli vari per argomento ed autore. Quando la Regia Scuola, trasformatasi con decreto del 1913 in Regio Istituto Superiore, divenne facoltà universitaria, il patrimonio documentario fino ad allora accumulato non fu ordinato in un fondo specifico, ma costituì quasi naturalmente il corpo originario della biblioteca di facoltà, cui furono semplicemente aggiunte le nuove acquisizioni. Tuttavia, per motivi di praticità faremo riferimento ad un fittizio fondo documentario della Regia Scuola Superiore di Commercio, articolato in due serie: "Annuari" ed "Opuscoli Economia".

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Biblioteca della Facoltà di economia e commercio di Bari

La biblioteca di Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Bari ha attualmente un patrimonio librario di 250 mila volumi e 355 periodici correnti. Il suo interesse si lega al patrimonio bibliotecario dell'ex Regia Scuola Superiore di Commercio(1), poi Regio Istituto Superiore di Scienze Economiche e Commerciali di Bari(2) ed al fondo Ventura, donato dagli eredi del professor Luciano Ventura, costituito da materiale d'argomento giuridico. Del patrimonio librario della biblioteca dell'ex Regia Scuola Superiore di Commercio, in particolare, si segnalano gli Annuari e un corpo di 39 cartelle di opuscoli vari. Il contenuto di queste ultime è eterogeneo per argomento, periodo storico ed autori. Le cartelle sono ordinate secondo un criterio alfabetico misto, per autori o per titoli, non sempre indicativo. Non esiste un vero e proprio fondo dell'ex Regia Scuola di Commercio, forse per la continuità storica che l'istituto ha avuto con l'attuale facoltà di Economia di Bari, che ha portato ad un semplice arricchimento del patrimonio librario e documentario della biblioteca, senza operare alcuna distinzione archivistica. Ciò nonostante, per ragioni di opportunità pratica, i documenti e le carte analizzati nella biblioteca della Facoltà di Economia saranno indicati con riferimento ad un fondo fittizio che si è scelto di chiamare "Regia Scuola Superiore di Commercio di Bari". (1)La Regia Scuola di Commercio fu istituita con regio decreto dell'11 marzo 1886, n.3744, serie III. (2)Il titolo di Istituto Superiore fu conferito con regio decreto del 20 marzo 1913, n.268.
Indirizzo: Via Camillo Rosalba, 53
Luogo: Bari
Regione: PUGLIA
Contatti: Tel. 080-5049120