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ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI

Guida archivistica alle carte e alle corrispondenze degli economisti italiani


ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI


De Maria Giovanni




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Documento Corrispondenza: Giovanni Demaria a Luigi Einaudi (10-05-1955)

Demaria chiede ad Einaudi di aiutarlo per ottenere un visto per gli Stati Uniti. Il console americano a Milano infatti ha difficoltà a rilasciare il visto poiché Demaria è considerato un comunista, avendo anche lavorato con Pietro Nenni alla Costituente. Demaria giudica ciò ridicolo, anche alla luce delle sue battaglie liberali.

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Documento Corrispondenza: Giovanni Demaria al dott. Roffi (Segretario particolare di Einaudi) (30-07-1947)

De Maria scrive al dott. Roffi (Segretario particolare di Einaudi) riguardo l'intenzione di un suo studente, Tullio Bagiotti, di pubblicare la traduzione dell'opera di Gossen. Bagiotti si era rivolto al prof. Jannaccone per pubblicare la traduzione nella collezione UTET. Jannaccone aveva fatto rilevare che Einaudi aveva già incaricato altre persone di questa traduzione. De Maria si rivolge quindi a Roffi chiedendogli di informarsi se Einaudi intende procedere alla pubblicazione o se lascia l'allievo di De Maria libero di pubblicare la propria [Sull'argomento si veda anche la lettera del 18.07.1947 di Jannaccone, sintetizzata in questo fascicolo ASE, NDR].

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Documento Corrispondenza: Costantino Bresciani Turroni a Ernesto Rossi (28-08-1950)

Costantino Bresciani Turroni scrive a Ernesto Rossi in merito al progetto da questi formulato di creare una collana con lo scopo di diffondere tra gli uomini di affari le dottrine economiche ed i retti principi di politica economica. Secondo Bresciani Turroni non si possono utilizzare traduzioni di opere già pubblicate in inglese o in tedesco. Ciò avrebbe il merito di contribuire a temperare l'infatuazione per Keynes, mettendo in rilievo alcuni principi fondamentali dell'economia classica. Tuttavia è difficile che uomini di affari siano disposti a seguire sottili disquisizioni. Ad esempio il libro di Haberler è magnifico ma astratto e difficile per chi non ha già una preparazione ad hoc. Bresciani Turroni afferma che sarebbe anche difficile raggiungere lo scopo raccogliendo articoli pubblicati nell'ultimo decennio in riviste internazionali: pur scegliendo gli articoli di più facile comprensione e senza formule matematiche, bisognerebbe che gli articoli non fossero slegati tra loro, ma che fossero raccolti intorno a determinati problemi. La soluzione migliore, afferma Bresciani Turroni, potrebbe consistere nel pubblicare opere originali di economisti italiani e stranieri, redatti tenendo conto della finalità dell'opera. Bresciani consiglia a Rossi di contattare tra gli economisti italiani, Fanno, Papi, Amoroso, De Maria, Jannaccone, Vinci e Vito. C'è però il problema del costo della collana, che Bresciani, in qualità di Presidente del Banco di Roma ritiene eccessivo e non finanziabile dal Banco. Quanto alle onoranze Einaudi, Bresciani ritiene, in base ad una precedente conversazione con Einaudi, che questi tenesse molto alla ristampa di "Ephemerides". In alternativa l'idea di ristampare l'opera di Ferrara gli sembra ottima [Si veda anche la lettera del 14 marzo 1950 di Jannaccone a Einaudi, e la lettera di Rossi del 1° settembre 1950, entrambe sintetizzate in questo fascicolo ASE].

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