Documento Lettera di Vilfredo Pareto a Vittore Pansini
Vilfredo Pareto espone, alla luce degli eventi bellici che stavano coinvolgendo l'Europa, alcune considerazioni che ritiene conferme sperimentali delle "uniformità" descritte nella "Sociologia" (1). Parla inoltre, con la solita prosa vivace e poco complimentosa, delle critiche all'opera ricevute dal "professorume italiano" (2) e del processo che vide coinvolto Luca Cortese, uomo di teatro napoletano, dannunziano, che legò il suo nome al teatro di prosa e al tentativo ambizioso di dare vita ad una grande organizzazione artistica con il fine di migliorare la qualità del teatro italiano, denunciato per truffa e appropriazione indebita (3). Lettera di cui si conserva anche la busta indirizzata così: "Ill.mo signore Vittore Pansini Sostituto Procuratore del Re. Macerata (Italie)". Verificato per censura. Leggibile solo il timbro di Céligny con la data del 12 giugno. (1) (2) Vedi nota bibliografica. (3) Sovente Pareto usava citare fatti di cronaca, a mò di "sperimentazione" delle sue teorie. Vedi nota bibliografica.
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