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ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI

Guida archivistica alle carte e alle corrispondenze degli economisti italiani


ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI





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Documento Lettera di ringraziamento

Torrigiani ringrazia per aver ricevuto la dozzina di copie del suo articolo. Chiede se, a giudizio del Protonotari, non abbia "accarezzato troppo il concetto delle associazioni operaie".

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Documento Sulla pubblicazione di un libro

Torrigiani riferendosi alla pubblicazione nel "Giornale degli economisti" in Francia della traduzione della parte del libro di Thornton relativo alla "Lega de' mestieri", dice:" mi è stato caro confermarmi nel giudizio fatto da me, ed espresso nel mio articolo... su quelle... fortemente organizzate associazioni".

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Documento Su di alcune difficoltà

Torrigiani parla delle "difficoltà di un raduno per la nostra Società di Economia Politica per la dispersione dei membri". Informa poi di aver "stampato qualche pensiero sull'inchiesta industriale" per l'"Economista d'Italia" e prega Protonotari di leggerlo.

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Documento Su di una ferrovia

Torrigiani propone di trattare "l'argomento della ferrovia Spezia-Parma". Insiste nel chiedere a Protonotari di leggere nell'"Economista d'Italia" il suo concetto per l'inchiesta industriale.

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Documento Su alcuni argomenti da trattare in seno alla Società di economia politica

Torrigiani chiede che nel resoconto della seduta della Società di economia politica vengano messi in rilievo i seguenti punti: 1) la facoltà delle banche di emettere biglietti in circolazione; 2) lo spirito di cui è animata la società contro le tendenze al protezionismo; 3) la proposta di dichiarare nulli gli atti mancanti di bollo.

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Documento Su di un convegno

Torrigiani scrive sulla difficoltà di celebrare un convegno economico a Firenze per quel periodo. Insiste per parlare della ferrovia Spezia-Parma.

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Documento Sulle banche popolari

Torrigiani ricorda la discussione con Protonotari circa la circolazione dei biglietti delle banche popolari. Il conte polacco Cieskovski lamenta l'assenza del Luzzatti, "con il quale disse di trovarsi non solo d'accordo ma di andare oltre. Vale a dire che mentre il nostro collega insisteva sul danno di estendere in fatto la circolazione dei biglietti nel dominio delle banche popolari, non giungeva però al punto di imporre ad esse la proibizione in diritto". Il "signor conte" avrebbe voluto questa proibizione.

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Documento Sul bilancio di agricoltura e commercio

Torrigiani comunica che ha terminato alla Camera la discussione sul bilancio di agricoltura e commercio.

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Documento Sulle bozze del codice civile

Torrigiani ricorda a Protonotari di inviargli quegli spunti di tipo economico che hanno attinenza con le bozze del codice civile.

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Documento Sul credito popolare

Torrigiani chiede informazioni sulla "vita intrinseca delle due maggiori istituzioni di credito popolare", quella di Firenze e di Milano. Sulla banca milanese ha avuto un colloquio con Luzzatti che gli promise di trasmettergli i risultati più recenti.

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Documento Su diverse scuole di pensiero

Scrive Torrigiani: "M'accennavate del modo in cui parecchi scienziati della Germania trattano dell'economia. Quelli che vogliono abbattere la scuola di Smith cercando di collocare l'etica a guida superiore dell'economia politica dimenticano la distinzione vera e proficua che merita la scuola italiana sin dal secolo scorso per armonizzare i principi della nostra con la scienza della filosofia morale". Propone un articolo sull'argomento.

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Documento Su di un pagamento

Torrigiani chiede di essere pagato per dei lavori, dovendo sostenere dei costi.

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Documento Sulle banche popolari di credito

Torrigiani informa che il suo lavoro sulle banche popolari di credito e le cooperative è pronto.

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Documento Ritiro dal concorso

Sbarbaro dichiara di ritirarsi dal novero dei concorrenti per la cattedra di Economia Politica a Genova. Ha già inviato comunicazione anche al presidente del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione al quale chiede le ragioni per cui gli furono tolte le due cattedre che occupava da sette anni. Comunica che la risoluzione di ritirarsi dal concorso è irrevocabile. Scrisse al Comm. Finali che il giudizio sul suo ultimo lavoro in base al quale aveva domandato la nomina a professore ordinario non era "troppo favorevole". "Quel ribaldo" mi propose di "scendere a Siena mentre un idiota come il Torrigiani saliva a Napoli".

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Documento Torna a chiedere notizie sul concorso

Sbarbaro torna a chiedere della fine del concorso. Non trova giusto che mentre un Torrigiani, un Seredo, un Protonotari si trovano dove si trovano, egli sia ancora in queste condizioni.

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Documento Torrigiani nuovo commissario

Scrive Sbarbaro che se il prof. Torrigiani (subentrato a Scialoja) aspetta per esaminare i documenti che l'on. Cabella abbia terminato "Ella vede quando il concorso avrà fine".

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Documento Notizie su concorsi universitari

Torrigiani è nella commissione di cui Messedaglia è presidente, per il concorso di professore straordinario alla Cattedra di Economia Politica di Modena. Per ragioni familiari non ha letto tutte le pubblicazioni dei concorrenti che in parte, tuttavia, già conosceva. Per quanto riguarda l'altro incarico, relativo all'applicazione dell'art. 69 della legge 13 novembre 1859 per la elezione di un professore di Economia e Statistica all'Università di Pisa, suggerisce "l'ottimo e bravo scienziato Emilio Morpurgo".

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Documento Concorso Università di Pisa

Ha ricevuto alla metà di ottobre circolare dal Ministro con l'invito a indirizzare a Messedaglia il nome di chi sia da lui stimato degno di occupare la cattedra all'Università di Pisa secondo i requisiti esposti dall'art. 69, cioè senza nessun concorso e per i meriti dimostrati "coi sui antecedenti scientifici". Indica Emilio Morpurgo, membro effettivo al R. Istituto Veneto e socio corrispondente dei Lincei, e autore "di più opere giustamente encomiate, fra le quali è di prim'ordine quella di statistica e di scienze sociali".

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