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ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI

Guida archivistica alle carte e alle corrispondenze degli economisti italiani


ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI


Poerio Giuseppe




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Documento Sullo stato legale della Banca del Tavoliere delle Puglie

Lettera di Poerio, spedita da Napoli, in cui scrive di aver letto la memoria stesa da Dragonetti e consegnata al Ministero delle Finanze in occasione del rescritto del 29 luglio dell'anno precedente. Aggiunge di averne ammirato molte parti, soprattutto quelle che garantiscono lo stato legale della Banca del Tavoliere delle Puglie. In alcuni punti diverge dal punto di vista di Dragonetti, principalmente circa il contratto Van Aken, sostenuto con calcoli più ingegnosi che solidi. Ricorda a Dragonetti che quel prestito colossale era stato concluso e firmato tre mesi prima che venisse chiesto il suo parere. Ricorda che i soci di Dragonetti glielo comunicarono nell'ottobre 1834, dopo che Poerio aveva ottenuto gli statuti fondamentali della Banca emanati con il rescritto reale del 15 settembre. Ricorda infine che non appena Poerio ebbe piena conoscenza di quel contratto additò a Dragonetti gli inconvenienti ed i pericoli. In quanto alla legalità il modo di pensare tra i due non può essere diverso. La Banca opera legalmente in virtù dei rescritti reali del 15 settembre 1834 e del 20 aprile 1835. La circolare del 24 luglio dello scorso anno non ha alterato l'esistenza legale ed ha solo fatto allusione alla risolubilità che può risultare dalla disapprovazione dell'atto costitutivo e dalla mancanza della serie amministratrice. La Banca non può essere riorganizzata e non si modifica il contratto Van Aken se i portatori delle obbligazioni non diventano azionisti e se non consentono ad una diminuzione di interessi e ad una dilazione dell'ammortamento. In quanto alla centralità Dragonetti propende per Foggia, ma l'idea di trasportare la sede dell'amministrazione in Puglia e dedicare la dote residuale della Banca unicamente ai progetti dell'agricoltura e della pastorizia può avere consistenza, ma allo stato attuale ogni sistema è pericoloso perché si rischia di cadere nell'illegalità

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