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ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI

Guida archivistica alle carte e alle corrispondenze degli economisti italiani


ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI


Platone  




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Documento La vita civil-economica o sia il vero essere del sapere e del potere

Xerocopia di manoscritto autografo di Broggia, intitolato "La vita civil-economica o sia il vero essere del sapere e del potere. Tomo quinto", che porta sul frontespizio, dopo il titolo, l'indicazione dei capitoli in cui è suddiviso. Essi sono: Il lusso; Misto di virtù concrete per ogni sorta di governi e specialmente pe' regni; Regia massima di Platone; Esame degli Egizzj; Politica di Nino [re degli Assiri]. Vi è allegato un foglietto con appunti di Allocati riguardanti la provenienza della xerocopia, nonchè certi suoi rilievi sulla numerazione delle pagine del testo.

Scheda del documento  

Documento [Appunti di lavoro - minute di Allocati]

Questo quaderno è contrassegnato da Allocati con il n. 7 e contiene la trascrizione, da lui fatta nel periodo 2 luglio 1958 - 21 agosto 1958, di passi tratti da più manoscritti di Broggia conservati nella Biblioteca Nazionale di Napoli. Dalle annotazioni di Allocati, sembra di capire che tali manoscritti trattino vari argomenti, e cioè: a) Venezia, carente militarmente, ma industriosa e ricca commercialmente, anche grazie alla sua localizzazione geografica. Le osservazioni di Broggia su Venezia come potenza militare nascono, secondo Allocati, dalla lettura di un testo di Nani, anche se il suo pensiero se ne discosta poi in parte (cfr. cc. 1 e 3v); b) il problema dei porti franchi (cc. 4-5 e 30v-35), che non giovano al commercio tanto è vero che, cita Allocati, "le più floride nazioni e specialmente gli inglesi pongono i dazi, ed anzi pesantissimi, su quelle merci idonee a sopportarli, senza pertanto pregiudicare il commercio", mentre Livorno col suo porto franco non arricchisce né l'Italia, né la Toscana (cc. 4-5); c) il commercio, che ha, così come ogni professione, delle logiche interne che dovrebbero essere conosciute e seguite da coloro che lo esercitano (c. 12); d) gli ecclesiastici (c. 29); e) il contrabbando (c. 31); f) riflessioni critiche sul pensiero di Cicerone, Aristotele, Platone, Saavedra (cc. 17v-24v); g) la Francia che, stanca di guerre, rivolge dei consigli a Ludovico XIV, suo re (cc. 25-26v); h) la controversia tra gli speziali di medicina e i droghieri sulla necessità per questi ultimi di possedere le prescritte licenze per la vendita di prodotti medicamentosi (cc. 27-30); i) Le infrastrutture necessarie al commercio (cc. 35v-38v).

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