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Fondo "Banca d'Italia" - Sottofondo "Direttorio Einaudi"
Fascicolo 1956
Il fondo Banca d'Italia raccoglie i documenti prodotti dai vari organi della Banca nell'esercizio delle rispettive funzioni istituzionali. Il fondo Banca d'Italia è articolato in 209 sottofondi. Verrà qui descritto il sottofondo "Direttorio Einaudi". Esso comprende le carte prodotte da Luigi Einaudi durante gli anni di Governatorato (1945-1948) e carte posteriori alla cessazione dalla carica di Governatore e alla morte, perché in esso è confluita la documentazione prodotta dal Segretario Particolare di Einaudi, Antonio D'Aroma. D'Aroma fu Segretario privato di Einaudi Presidente della Repubblica e poi suo collaboratore sino agli ultimi giorni. Dopo la morte di Einaudi continuò a curare alcuni affari della famiglia, conservando il relativo carteggio presso il suo ufficio alla Banca d'Italia. Il Sottofondo è in corso di nuova sistemazione archivistica. Al momento il "Direttorio Einaudi" è suddiviso in 114 cartelle; nel lavoro di "sistemazione" sono state individuate cinque serie archivistiche, ma non tutte le cartelle sono al momento state attribuite a l'una o all'altra serie. Per questo motivo abbiamo scelto in ASE di soddividere il "Direttorio Einaudi" in sei serie, di cui le prime cinque corrispondono a quelle individuate dagli archivisti dell'ASBI. L'ultima serie comprende i fascicoli per i quali non si sia ancora proceduto all'attribuzione della serie. La rintracciabilità dei documenti è garantita dall'indicazione del Numero di Cartella (Busta), riportato per ciascun fascicolo e per ciascun documento.
Scheda: nr. fascicolo 2
Numero della busta: 35
Documenti presenti nel fascicolo
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Corrispondenza: Filomena Bovet Nitti a Luigi Einaudi (09-05-1956)
La Sig.ra Filomena Bovet Nitti invia a Einaudi il programma di pubblicazione delle Opere complete di Francesco Saverio Nitti, tracciato da Gustavo Del Vecchio, con l'indicazione degli eventuali collaboratori. In allegato il programma: "I volume: "Il socialismo cattolico" e "La popolazione ed il sistema sociale" collaboratore Luigi Del Pane; II volume: La misura del valore della moneta", "L'economia degli alti salari", Il saggio sullo sconto" e "Il lavoro" - Collaboratore Federico Caffè; III volume: "La conquista della forza" e "Il capitale straniero in Italia" - Collaboratore: De Marco; IV volume: Scienza delle finanze - Collaboratore: Sergio Steve, Repaci o Parravicini; V volume: Saggi e scritti vari di economia. Iniziative economiche. Documenti - Collaboratore De Maria"; [Il piano dell'opera dell'Edizione nazionale delle opere di Francesco Saverio Nitti, presenta delle differenze significative rispetto all'idea di Del Vecchio. Tra i possibili collaboratori identificati da Del Vecchio, solo Federico Caffè e Domenico De Marco collaborarono effettivamente all'opera, curando rispettivamente il vol. II ed il vol. III degli "Scritti di economia e finanza". Sergio Steve, Repaci, Parravicini e De Maria non presero parte al progetto. Inoltre l' "Edizione nazionale" risulta più articolata di quanto previsto originariamente, e comprende anche gli scritti politici di Nitti, NDR].
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Corrispondenza: Ernesto Rossi a Luigi Einaudi (12-05-1956)
Rossi invia ad Einaudi i due disegni di legge contro i monopoli, stesi dal prof. Ciscarelli. I documenti, precisa Rossi, sono stati modificati per tener conto delle osservazioni di Einaudi e di Menichella.
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Corrispondenza: Ernesto Rossi a Luigi Einaudi (14-05-1956)
Ernesto Rossi riferisce a Einaudi di aver letto con dolore l'articolo apparso su "Oggi", intitolato "Einaudi appoggia Malagodi". Rossi sottolinea che ciò è molto rischioso per Einaudi: anche se questi non intendeva realmente appoggiare Malagodi, ciò che conta è l'uso che Malagodi può fare delle parole di Einaudi ,il quale si trasformerebbe così da maestro del liberalismo a teorico della destra più reazionaria. Rossi scrive di aver più volte invitato alla prudenza anche Parri, Calamandrei e Levi. Infatti, a dispetto del reale contenuto del loro messaggio, ciò che conta alla fine è il modo in cui tale pensiero viene presentato al pubblico. Rossi si scusa per la sincerità con la quale ha parlato e spera che Einaudi continui a volergli bene.