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ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI

Guida archivistica alle carte e alle corrispondenze degli economisti italiani


ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI


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Documento Impegni, progetti, battaglie parlamentari di Ernesto Rossi nel 1951

Ernesto Rossi confida a Franco Laterza che "dopo i miei articoli sull'Ina e sulla Federconsorzi i personaggi importanti da me un po' maltrattati e gli interessi offesi dei Baroni Moderni si sono coalizzati in Parlamento e sulla stampa per impedire che l'ARAR continui ad essere lo strumento delle importazioni di Stato e per mandarmi ad insegnare Economia a Caltanissetta. Il campanile, da cui ho cercato di scacciare le cornacchie, minaccia di cadermi sulla testa e perciò bisogna che stia attento a scostarmi in tempo. Entro il 15 devo scrivere un saggio di 35000 parole sull'IRI e l'industria italiana per una collezione della Rockefeller ed entro il mese di marzo la voce 'sicurezza sociale' per un dizionario economico che dovrebbe essere pubblicato da 'Comunità'. Inoltre ho da portare a buon fine la polemica sul 'Mondo' con l'onorevole Bonomi, continuare la propaganda per il Movimento Federalista Europeo, partecipare alle riunioni della Consulta, della Società Fabiana, ecc. (...)". Da queste confidenze si evince come l'inizio degli anni cinquanta fosse un periodo di frenetica attività per Ernesto Rossi, il quale non manca di proporre alla Casa editrice Laterza anche la pubblicazione di una raccolta di suoi articoli scelti sui monopoli, sull'economia corporativa e sulla dissoluzione della pubblica amministrazione italiana [Settimo: non rubare, 1952]. Lo intitolerebbe "Cornacchie di campanile" con sottotitolo "Problemi concreti della vita italiana". Come prefazione propone un saggio di una ventina di pagine necessarie per inquadrare i singoli problemi nel problema generale di risanamento dell'economia e della vita pubblica italiana. In due o tre mesi la pubblicazione dovrebbe essere pronta, "quando ancora non sarebbe spenta la eco delle polemiche sull'INA e sulla Federconsorzi e quando molti personaggi sarebbero ancora interessati a conoscere quello che è stato pubblicato sul 'Mondo', che pochi sono riusciti a trovare nelle edicole, perché è stato in gran parte 'riasciugato' dagli interessati (...)". Rossi informa Laterza che nei mesi successivi sarebbe continuata la "battaglia parlamentare" sull'INA e sulla Federconsorzi e che ad essa si sarebbe presto aggiunta la battaglia contro l'ARAR e contro il suo presidente "che si promette di sputare nel piatto in cui si mangia".
Tipologia Corrispondenze
Data 24/11/1951
Bibliografia Rossi Ernesto, Settimo: non rubare, Bari, Laterza, 1952


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Corrispondenza di vari con la Casa editrice Laterza

La busta comprende la corrispondenza di vari con l'editore Franco Laterza, dell'omonima Casa editrice, relativamente all'anno 1951 e limitatamente agli autori il cui cognome inizia per lettera compresa nell'intervallo R-Z. Tra i nomi dei corrispondenti fi
Scheda: 1-546 cc.
Numero della busta: 100

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Archivio della Casa editrice Laterza

L'archivio della Casa editrice Laterza è depositato presso l'Archivio di Stato di Bari dal 1987, secondo un'apposita convenzione stipulata tra lo stesso Archivio e la casa editrice "Giuseppe Laterza e figli"(1). L'archivio, pervenuto in ottimo stato di conservazione, si può considerare composto da due sezioni principali, costituite dalla stessa tipologia documentaria (carteggio): 1) l'Archivio autori; 2) Registri copialettere. All'atto del deposito, unitamente alla documentazione, fu consegnato dalla casa editrice un elenco sommario della consistenza documentaria di entrambe le sezioni. E' in atto un esame analitico delle singole lettere allo scopo di individuare, in vista della compilazione dell'inventario definitivo, quanto può contribuire ad offrire nuovi strumenti di studio e prospettive di ricerca. L'importanza di questo fondo documentario risiede nell'opportunità da esso offerta di ricostruire, attraverso la ricomposizione dell'intreccio epistolare tra autori e casa editrice, il mosaico delle relazioni intercorse tra un numero notevolissimo di esponenti più o meno rappresentativi del mondo della cultura italiana della prima metà del Novecento e la casa editrice, che dalle origini del secolo ha agito come centro propulsore tra i più attivi nella diffusione della cultura letteraria, storica, ma anche politica, economica e scientifica a livello nazionale. L'attuale responsabile del fondo e delle relative operazioni d'inventariazione definitiva dello stesso è la dott.ssa Antonella Pompilio.

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Archivio di Stato di Bari

Nell'ambito della funzione istituzionale di promozione e valorizzazione l'Archivio di Stato di Bari ha realizzato, a partire dal 1980, numerose iniziative che hanno coinvolto il mondo scolastico e universitario, istituti di cultura e di ricerca nonché altri istituti del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali: mostre, convegni, seminari, corsi di aggiornamento, progetti di ricerca, pubblicazioni. Specificamente nell'ambito dell'attività didattica ci si è mossi a tre livelli di intervento: 1. visite guidate, lezioni specifiche; 2. laboratori didattici; 3. percorsi di ricerca. Sono disponibili per gli insegnanti e i docenti delle scuole di ogni ordine e grado, gli strumenti di ricerca (di cui ai punti 1 e 2) risultato delle varie iniziative di tipo didattico realizzate dall'Istituto: seminari, convegni, corsi di aggiornamento, percorsi di ricerca, le cui caratteristiche sono di seguito indicate. L'Archivio di Stato di Bari conserva, dal 1987, l'Archivio della Casa editrice Laterza, suddiviso in "Archivio autori" (1901-1959) e "Registri copia lettere" (1900- 1952).
Indirizzo: Via D. Marin, 3
CAP: 70125
Luogo: Bari
Regione: PUGLIA
Contatti: Tel. 080-5024860, 5024782 Fax 080-5024870 e-mail asba@archivi.beniculturali.it, archivio.stato@teseo.it