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ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI

Guida archivistica alle carte e alle corrispondenze degli economisti italiani


ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI


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Documento Commemorazione di Angelo Messedaglia, fatta da Luigi Luzzatti per invito e sotto gli auspici dell'Accademia delle Scienze di Verona

La memoria di Angelo Messedaglia si lega alla sua formazione poliedrica, basata su un connubio di discipline morali e politiche, matematiche e fisiche. Luzzatti si dichiara "fortunato" per esserne stato intimo amico e discepolo. Di lui ricorda gli studi letterari, in cui si rifugiava "quando era stanco di approfondire i problemi ardui della moneta e del credito, o le dottrine sulla popolazione, sulle medie statistiche, penetrando coi numeri attraverso gli abissi della fatalità e del libero arbitrio". I suoi studi letterari erano soprattutto incentrati sull'opera di traduzione "in ottimi versi italiani" dell'Excelsior di Longfellow o di correzione del Gladstone "pei corsi dei venti nei viaggi di Ulisse". Luzzatti ebbe l'occasione di ascoltare nel 1870 a Firenze nella casa di Marco Minghetti, di cui era sottosegretario, la conversazione tra Gladstone e Messedaglia sull'Odissea. Luzzatti ricorda Messedaglia come un non lottatore: "poche volte spese nelle controversie politiche il suo sterminato sapere", ma quando vi interveniva, lo faceva con fermezza e cognizione di causa. Così si ricordano i suoi bilanci sulla pubblica istruzione, su grazia e giustizia, che "rimarranno modelli insuperabili di sapienza civile". Analogamente le sue discussioni finanziarie ed economiche sulla perequazione fondiaria, "precedute da ricerche così tecniche e profonde, quali non si usano nei Parlamenti, stanno scolpite negli Atti più belli della nostra Camera". Con rammarico Luzzatti constata come "la morte lo salvò dal dolore del triste uso che si fece dei suoi consigli, poiché la perequazione a vantaggio dei troppo aggravati non si compensò colle terre troppo leggermente colpite". Si ricorda lo scontro che ebbe in Parlamento contro chi lo accusò di "metafisica finanziaria" - di cui si tace il nome - al quale rispose che era ben lieto se la sua metafisica avesse potuto salvare lo Stato da "un errore di calcolo di 78 milioni" d'interessi. Nella feconda produzione di scritti economici e finanziari, Luzzatti si sofferma sul saggio dedicato da Messedaglia alla teoria di Malthus. Lo considera "l'esame più alto e forte della tesi del grande economista inglese", che contiene "la revisione del metodo, per giungere alle conclusioni che ne sono il fondamento". In un lavoro del 1858, infatti, egli aveva confutato il principio secondo cui la forza riproduttiva appariva uguale in ogni spazio e tempo. La realtà mondiale in cui Luzzatti viveva avrebbe, a suo parere, dato ulteriori conferme alla confutazione esposta a suo tempo dal maestro. Di Messedaglia sono anche ricordati i contributi dati ad un perfezionamento ed ampliamento dei campi d'indagine della statistica, particolarmente cari a Luzzatti, che con il suo amico tenne delle lunghe conversazioni, proseguite poi per corrispondenza, sulla spinosa questione del rapporto tra certo determinismo ambientale e sociale delle leggi statistiche ed il libero arbitrio individuale. "Io - aggiunge Luzzatti - mi ribello anche alla sovranità assoluta della Scienza, quando vuol eliminare il principio morale".
Tipologia Corrispondenze
Data 1920
Bibliografia Commemorazione di Angelo Messedaglia, fatta da Luigi Luzzatti per invito e sotto gli auspici dell'Accademia delle Scienze di Verona, Roma, Tip. della Camera dei Deputati, 1920 Longfellow Henry Wadsworth, Excelsior, in Ballads and other poems, 1842


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Econ. Opusc. W bis

La cartella comprende materiale a stampa eterogeneo per autore, argomento e periodo di pubblicazione. Si segnala uno scritto commemorativo su Angelo Messedaglia di Luigi Luzzatti del 1920.
Scheda: nr. fascicolo W bis
Numero della busta: 29
Nota bibliografica: Commemorazione di Angelo Messedaglia fatta da Luigi Luzzatti per invito e sotto gli auspici dell'Accademia delle Scienze di Verona, Roma, tip. della Camera dei Deputati, 1920

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Regia Scuola Superiore di Commercio.

Il patrimonio documentario della Regia Scuola Superiore di Commercio iniziò a costituirsi a seguito della sua istituzione nel 1886. Conservato nella biblioteca dello stesso istituto, esso comprendeva la serie degli "Annuari" ed opuscoli vari per argomento ed autore. Quando la Regia Scuola, trasformatasi con decreto del 1913 in Regio Istituto Superiore, divenne facoltà universitaria, il patrimonio documentario fino ad allora accumulato non fu ordinato in un fondo specifico, ma costituì quasi naturalmente il corpo originario della biblioteca di facoltà, cui furono semplicemente aggiunte le nuove acquisizioni. Tuttavia, per motivi di praticità faremo riferimento ad un fittizio fondo documentario della Regia Scuola Superiore di Commercio, articolato in due serie: "Annuari" ed "Opuscoli Economia".

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Biblioteca della Facoltà di economia e commercio di Bari

La biblioteca di Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Bari ha attualmente un patrimonio librario di 250 mila volumi e 355 periodici correnti. Il suo interesse si lega al patrimonio bibliotecario dell'ex Regia Scuola Superiore di Commercio(1), poi Regio Istituto Superiore di Scienze Economiche e Commerciali di Bari(2) ed al fondo Ventura, donato dagli eredi del professor Luciano Ventura, costituito da materiale d'argomento giuridico. Del patrimonio librario della biblioteca dell'ex Regia Scuola Superiore di Commercio, in particolare, si segnalano gli Annuari e un corpo di 39 cartelle di opuscoli vari. Il contenuto di queste ultime è eterogeneo per argomento, periodo storico ed autori. Le cartelle sono ordinate secondo un criterio alfabetico misto, per autori o per titoli, non sempre indicativo. Non esiste un vero e proprio fondo dell'ex Regia Scuola di Commercio, forse per la continuità storica che l'istituto ha avuto con l'attuale facoltà di Economia di Bari, che ha portato ad un semplice arricchimento del patrimonio librario e documentario della biblioteca, senza operare alcuna distinzione archivistica. Ciò nonostante, per ragioni di opportunità pratica, i documenti e le carte analizzati nella biblioteca della Facoltà di Economia saranno indicati con riferimento ad un fondo fittizio che si è scelto di chiamare "Regia Scuola Superiore di Commercio di Bari". (1)La Regia Scuola di Commercio fu istituita con regio decreto dell'11 marzo 1886, n.3744, serie III. (2)Il titolo di Istituto Superiore fu conferito con regio decreto del 20 marzo 1913, n.268.
Indirizzo: Via Camillo Rosalba, 53
Luogo: Bari
Regione: PUGLIA
Contatti: Tel. 080-5049120