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ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI

Guida archivistica alle carte e alle corrispondenze degli economisti italiani


ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI


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Documento Discorso inaugurale della Banca Cooperativa di Lucera

"L'illustre presidente dell'associazione fra le banche mutue italiane, l'onorevole Luigi Luzzatti mi ha commesso di esprimervi il suo sincero rammarico della sua assenza all'inaugurazione della Banca popolare cooperativa di Lucera". Con queste parole si apre il discorso di Antonio Salandra, che si limita a leggere e a commentare il testo scritto di Luigi Luzzatti. In particolare Salandra accentra l'attenzione dei presenti su alcune affermazioni del presidente dell'associazione delle banche mutue italiane. Per esempio sul modo in cui quest'ultimo ha definito il fine della banca che "non è l'allargare le vie del credito a coloro che già le possono percorrere, [ma] é soprattutto il dischiuderle a quei moltissimi per i quali il trovar credito è una vana speranza se non a pegno della degradazione al Monte di Pietà o a pegno della rovina estrema dall'usuraio". E' li che essa interverrà con "la fiaccola rischiaratrice del prestito a giusto interesse e a rigorosa ragion di tempo". A questo punto Salandra legge testualmente le offerte bancarie di Luzzatti: 1) offre gratuitamente a nome dell'associazione fra le banche mutue italiane formulari di contabilità e simili scritture. La spesa è fatta dal fondo costituito l'anno precedente in seno a quell'associazione per impulso del congresso di Bologna 2) propone agli amministratori della banca di Lucera di adoperarsi lui affinché entrino in accordo d'idee e di affari con la Banca Popolare di Milano, nata da 18 anni su impulso dello stesso Luzzatti. La "sfiducia" e la "malavoglia" del napoletano, che avrebbero segnato la differenza rispetto al Nord, possono essere superate con la prosperità e con l'onestà che promanano dagli istituti di credito popolare. "La ragione principalissima sta tutta nelle mancanza dei capitali, in quelle mancanze che ci fa parere ignoranti e immorali, che ci fa tremare, i grossi interessi, che ci fa trascurare i miglioramenti delle nostre terre e l'impianto delle industrie, cui non manterrebbero tutti gli altri elementi d'una florida vita". Scrive, ancora, Salandra: "Si riversino i capitali del Settentrione sopra queste terre meridionali, le quali aspettano, a mostrare la loro fecondità, la pioggia che rese fecondo il seno di [...]. Concorrano alla creazione di novelle industrie" per la "trasformazione della bottega in opificio ad armare della macchina il braccio infaticabile del nostro operaio. Saranno d'immenso beneficio". Intermediari di questo provvido scambio d'utilità sono gli istituti di credito popolare. L'importanza di una banca si misura non dal capitale che ha, ma da quello che attiva. "E i nostri intelligenti amministratori - aggiunge Salandra - sapranno trarre larghi vantaggi dall'autorevole profferta. Nello stringere la mano che ci si porge dai fratelli del Settentrione nessuno di noi sconoscerà l'altissimo significato morale e patriottico di quest'accordo di idee, di sentimenti, d'interessi".
Tipologia Manoscritti e altri documenti
Data 16/10/1881


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Discorsi e appunti

Il fascicolo si articola in tre parti. La terza, intitolata "Parole dette con parecchie aggiunte e modificazioni improvvisate nella festa dell'inaugurazione della Banca Cooperativa di Lucera da A.S.", è composta da un solo documento, relativo al discorso
Scheda: 1-50 cc. nr. fascicolo 76
Numero della busta: 2

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Salandra Antonio

L'archivio fu donato nel 1948 dagli eredi di Antonio Salandra, residenti a Troia, alla Biblioteca comunale di Lucera su interessamento del direttore della stessa Giambattista Gifuni, primo e più importante biografo di Antonio Salandra ed attento studioso del suo pensiero e delle sue opere, cui ha dedicato diverse monografie. L'archivio, comprendente le carte di Antonio Salandra e un corpo bibliografico composto da più di duemila monografie, fu prelevato dal palazzo Salandra a Troia, ormai abbandonato, su delibera del Consiglio comunale di Lucera nel 1948. Se il corpo di monografie è attualmente catalogato in rete nazionale e consultabile sul sito dell'ICCU, le "carte" di Antonio Salandra furono ordinate ed inventariate dal direttore della Biblioteca comunale di Lucera Giambattista Gifuni. L'inventariazione è stata aggiornata dall'attuale responsabile, Michele Conte. Attualmente si dispone di un inventario dattiloscritto articolato in tre volumi.

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Biblioteca Comunale Ruggero Bonghi di Lucera

La biblioteca comunale "Ruggero Bonghi" di Lucera, in provincia di Foggia, fu fondata in seguito ad una donazione di un corpo di 5000 volumi della biblioteca privata del marchese Pasquale De Nicastri alla cittadinanza di Lucera nel 1817. In occasione del censimento del 1971 la biblioteca era dotata di un corpo di 90000 volumi, di cui 30 incunaboli, 850 cinquecentine, numerosissimi volumi rari e preziosi manoscritti, oltre ad autografi di illustri letterati, politici, scienziati italiani e stranieri. Anche l'emeroteca annessa alla biblioteca è dotata di numerose riviste e raccolte di giornali rare ed introvabili. Il prestigio della Biblioteca è cresciuto a partire dagli anni trenta del XX secolo, quando la direzione è stata assunta dall'erudito Giambattista Gifuni (1891-1977). Attraverso la sua intelligente mediazione il patrimonio bibliotecario si è arricchito con l'acquisizione del corposo Archivio privato di Antonio Salandra. Attualmente il patrimonio librario della Biblioteca è catalogato on-line negli indici del Sistema Bibliotecario Nazionale (SBN).
Indirizzo: Corso Garibaldi, 74, c/o Municipio
CAP: 71036
Luogo: Lucera (FG)
Regione: PUGLIA
Contatti: Tel. 0881-541219 Fax 0881-547041