Logo ASEE

ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI

Guida archivistica alle carte e alle corrispondenze degli economisti italiani


ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI


Home > Elenco istituti  >  Biblioteca Comunale Ruggero Bonghi di Lucera  >  Salandra Antonio  >  Corrispondenza da luglio a dicembre 1916

Documento Presentazione del barone Sakatani e discorso sulla guerra di Luzzatti

Pantaleoni traccia un breve profilo professionale del finanziere Sakatani a Salandra. Da quanto scrive Pantaleoni emerge come Sakatani si fosse distinto nel trattare la pace russo-giapponese con DeWitt. Pantaleoni lo conobbe qualche anno prima a Berna nel penultimo congresso della Carnegie. Arrivò in quell'occasione qualche giorno prima per discorrere con J.B.Clark della Columbia University. C'era anche già Sakatani che aveva per segretario un suo ex-studente di Ginevra. C'era anche Teodoro Schiemann, il professore di storia orientale dell'università di Berlino, capo redattore della Kreuz Zeitung. Due giorni dopo sarebbe arrivato Luzzatti, il quale avrebbe annunciato a Pantaleoni che si sarebbe personalmente occupato del discorso da pronunciare per l'Italia in occasione dell'inaugurazione. In quell'occasione Pantaleoni si sarebbe mostrato alquanto dubbioso e titubante: di sicuro Luzzatti avrebbe inneggiato alla pace, e in tal modo si sarebbe giocato la conferma alla carica ministeriale. Si riportano le parole esatte pronunciate da Pantaleoni nel dialogo con Luzzatti così com'è stato riportato nella lettera: "Lo sai, me ne frego di quello che fai, ma affinché non si dica che dei due italiani che c'erano qui uno era un coglione, ti dico di almeno fare riserve, e ancora riserve". Luzzatti aveva effettivamente preparato "un grandioso discorso pacifista" ed era intimorito dalle parole di Pantaleoni, a tal punto da chiedergli di dargli dei suggerimenti sulle correzioni da apportare. Pantaleoni gli avrebbe, così, consegnato un suo "memorialino" liquidandolo con queste parole: "Senti, non credere a me. Strofinati un po' a Sakatani come ho fatto io e vedrai che luce viene dall'Oriente. Poi strofinati a quell'accidente d'un prussiano e vedrai cosa pensa un amico intimo del Kaiser (Schiemann era stato nominato professore dal Kaiser contro il parere della facoltà)". Luzzatti avrebbe di fatto parlato all' ouverture "come un Dio contro la pace!". Tre mesi dopo il pronunciamento di quel discorso sarebbe iniziata la guerra turca. Pantaleoni preannuncia poi a Salandra una nuova crisi ministeriale per dicembre. I giolittiani avrebbero dato, a suo avviso, "una nuova spallata al sistema: sistema d'altronde debole, pieno di contrasti e di insidie". La speranza di Pantaleoni è che per quella data Salandra "si sia rimesso in gamba".
Tipologia Corrispondenze
Data 04/08/1916


×
Corrispondenza da luglio a dicembre 1916

Il fascicolo comprende la corrispondenza di vari esponenti del mondo politico, economico e finanziario dell'Italia del 1916 relativamente al secondo semestre, da luglio a tutto settembre, per un corpo complessivo di 70 lettere. Tra i nomi dei corrisponden
Scheda: 1-140 cc. nr. fascicolo 12
Numero della busta: 1

×
Salandra Antonio

L'archivio fu donato nel 1948 dagli eredi di Antonio Salandra, residenti a Troia, alla Biblioteca comunale di Lucera su interessamento del direttore della stessa Giambattista Gifuni, primo e più importante biografo di Antonio Salandra ed attento studioso del suo pensiero e delle sue opere, cui ha dedicato diverse monografie. L'archivio, comprendente le carte di Antonio Salandra e un corpo bibliografico composto da più di duemila monografie, fu prelevato dal palazzo Salandra a Troia, ormai abbandonato, su delibera del Consiglio comunale di Lucera nel 1948. Se il corpo di monografie è attualmente catalogato in rete nazionale e consultabile sul sito dell'ICCU, le "carte" di Antonio Salandra furono ordinate ed inventariate dal direttore della Biblioteca comunale di Lucera Giambattista Gifuni. L'inventariazione è stata aggiornata dall'attuale responsabile, Michele Conte. Attualmente si dispone di un inventario dattiloscritto articolato in tre volumi.

×
Biblioteca Comunale Ruggero Bonghi di Lucera

La biblioteca comunale "Ruggero Bonghi" di Lucera, in provincia di Foggia, fu fondata in seguito ad una donazione di un corpo di 5000 volumi della biblioteca privata del marchese Pasquale De Nicastri alla cittadinanza di Lucera nel 1817. In occasione del censimento del 1971 la biblioteca era dotata di un corpo di 90000 volumi, di cui 30 incunaboli, 850 cinquecentine, numerosissimi volumi rari e preziosi manoscritti, oltre ad autografi di illustri letterati, politici, scienziati italiani e stranieri. Anche l'emeroteca annessa alla biblioteca è dotata di numerose riviste e raccolte di giornali rare ed introvabili. Il prestigio della Biblioteca è cresciuto a partire dagli anni trenta del XX secolo, quando la direzione è stata assunta dall'erudito Giambattista Gifuni (1891-1977). Attraverso la sua intelligente mediazione il patrimonio bibliotecario si è arricchito con l'acquisizione del corposo Archivio privato di Antonio Salandra. Attualmente il patrimonio librario della Biblioteca è catalogato on-line negli indici del Sistema Bibliotecario Nazionale (SBN).
Indirizzo: Corso Garibaldi, 74, c/o Municipio
CAP: 71036
Luogo: Lucera (FG)
Regione: PUGLIA
Contatti: Tel. 0881-541219 Fax 0881-547041