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ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI

Guida archivistica alle carte e alle corrispondenze degli economisti italiani


ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI


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Documento Considerazioni sul prestito nazionale ed apologia di Luigi Einaudi

Il direttore del Corriere della Sera torna a riflettere sugli errori del prestito nazionale. Esprime la sua amarezza per la reazione avuta da Salandra alla lettura dell'articolo di Luigi Einaudi sul suo giornale. Egli, infatti, aveva riversato la colpa di aver reso difficile la correzione degli errori strutturali del prestito alla pubblicazione dell'articolo, "quasi che fosse disonorevole per un governo raccogliere una voce dei sottoscrittori di un prestito della quale si è reso interprete in un giornale rispettabile un economista insigne [il prof. Luigi Einaudi]". Alberti sostiene moralmente Einaudi, pronunciatosi sulla questione "non come se si trattasse di un'omissione voluta ma di una concessione sottaciuta, offrendo così il destro al governo d'intervenire a chiarimenti non a correzione delle condizioni del prestito". Einaudi, secondo Alberti, non avrebbe potuto dimostrarsi "più riguardoso". D'altronde non si poteva continuare a tacere dinanzi alle pressanti richieste di chiarimenti e delucidazioni provenienti da più parti su due punti in particolare. Non si poteva non rispondere a quanti "rinfacciavano" le argomentazioni con le quali lo stesso Einaudi e lo stesso giornale avevano promosso la campagna delle sottoscrizioni del prestito nel luglio scorso, argomentazioni svuotate del loro valore o comunque contraddette dalle condizioni della nuova emissione. Alberti rivolge, pertanto, a Salandra l'ennesimo invito ad intervenire per dare ai sottoscrittori le soddisfazioni che essi "legittimamente" reclamano, per evitare così l'insuccesso clamoroso del prestito. Non manca, infine, di sciogliere "un nodo in gola": il potere assoluto assunto dal ministero dall'inizio della guerra, reso necessario dalla peculiare condizione bellica, ma non tale da dover essere esercitato senza consigliarsi "coi suoi amici", senza mai informarli di nulla, se non "a fatto compiuto". "In nessuno dei paesi belligeranti dell'uno e dell'altro campo avviene ciò che si constata in Italia, dove Parlamento, stampa, opinione pubblica, industria, commercio, banca hanno rinunciato ad ogni controllo, ad ogni critica, ad ogni manifestazione anche privata", affidandosi a due soli uomini: il Capo del Governo ed il ministro degli Esteri. Si lamenta del fatto che né banchieri né economisti siano stati interpellati su modalità, tempi e condizioni dell'emissione del nuovo prestito.
Tipologia Corrispondenze
Data 02/01/1916


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Lettere ricevute da S.E. Salandra da gennaio ad aprile 1916

Il fascicolo comprende la corrispondenza di vari esponenti del mondo politico e finanziario italiano negli anni del primo conflitto mondiale. Si tratta di un corpo complessivo di 83 lettere e tra i nomi dei corrispondenti figurano quelli del direttore gen
Scheda: 1-160 cc. nr. fascicolo 10
Numero della busta: 1

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Salandra Antonio

L'archivio fu donato nel 1948 dagli eredi di Antonio Salandra, residenti a Troia, alla Biblioteca comunale di Lucera su interessamento del direttore della stessa Giambattista Gifuni, primo e più importante biografo di Antonio Salandra ed attento studioso del suo pensiero e delle sue opere, cui ha dedicato diverse monografie. L'archivio, comprendente le carte di Antonio Salandra e un corpo bibliografico composto da più di duemila monografie, fu prelevato dal palazzo Salandra a Troia, ormai abbandonato, su delibera del Consiglio comunale di Lucera nel 1948. Se il corpo di monografie è attualmente catalogato in rete nazionale e consultabile sul sito dell'ICCU, le "carte" di Antonio Salandra furono ordinate ed inventariate dal direttore della Biblioteca comunale di Lucera Giambattista Gifuni. L'inventariazione è stata aggiornata dall'attuale responsabile, Michele Conte. Attualmente si dispone di un inventario dattiloscritto articolato in tre volumi.

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Biblioteca Comunale Ruggero Bonghi di Lucera

La biblioteca comunale "Ruggero Bonghi" di Lucera, in provincia di Foggia, fu fondata in seguito ad una donazione di un corpo di 5000 volumi della biblioteca privata del marchese Pasquale De Nicastri alla cittadinanza di Lucera nel 1817. In occasione del censimento del 1971 la biblioteca era dotata di un corpo di 90000 volumi, di cui 30 incunaboli, 850 cinquecentine, numerosissimi volumi rari e preziosi manoscritti, oltre ad autografi di illustri letterati, politici, scienziati italiani e stranieri. Anche l'emeroteca annessa alla biblioteca è dotata di numerose riviste e raccolte di giornali rare ed introvabili. Il prestigio della Biblioteca è cresciuto a partire dagli anni trenta del XX secolo, quando la direzione è stata assunta dall'erudito Giambattista Gifuni (1891-1977). Attraverso la sua intelligente mediazione il patrimonio bibliotecario si è arricchito con l'acquisizione del corposo Archivio privato di Antonio Salandra. Attualmente il patrimonio librario della Biblioteca è catalogato on-line negli indici del Sistema Bibliotecario Nazionale (SBN).
Indirizzo: Corso Garibaldi, 74, c/o Municipio
CAP: 71036
Luogo: Lucera (FG)
Regione: PUGLIA
Contatti: Tel. 0881-541219 Fax 0881-547041