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ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI

Guida archivistica alle carte e alle corrispondenze degli economisti italiani


ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI


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Documento Fallito tentativo d'accordo finanziario con la piazza americana

Rubini informa Salandra d'essere venuto a conoscenza la sera prima del telegramma del console italiano a New York circa l'insuccesso delle pratiche per concludere un prestito sulla piazza americana. "La situazione non sembra, ed è assai grave - osserva Rubini - poiché si dovrà ricorrere ad un prestito interno, non potendosi e dovendosi ricorrere a continue emissioni per conto del Tesoro in così nuova e larga copia come necessità esige, mentre sono ancora all'inizio e non ancora incominciate le emissioni per conto delle Casse di Risparmio (mil. 300), per conto delle Casse Depositi e Prestiti (mil. 200), per prestiti di favore degli Enti locali (mil. 100), le quali due ultime operazioni interamente serviranno anche poi il tesoro. (...) un prestito interno (volontario o forzoso) sosterrà l'alimento ai bisogni del pubblico, proprio nel momento in cui, scardinate le risorse del credito, essi trovano soddisfatti i contanti. Dissi, purtroppo, volontario o forzoso perché si deve emettere a interesse basso per non rovinare la rendita e rotta l'organizzazione finanziaria si manca dello strumento bancario sul quale in tempi normali s'imperniano le operazioni delle spese". Rubini comunica d'aver, comunque, provveduto nel frattempo ad elevare l'interesse dei Buoni Oro, sebbene per altro verso il rifiuto di New York avrebbe posto il governo italiano "in dura strettezza nei riguardi dei cambi" ed avrebbe ostacolato "quel poco di operazioni commerciali che ancora rimangono in vita, aggiungendo (e aggravando) le difficoltà economiche alle deficienze del Tesoro." Il ministro Rubini conclude la lettera con alcune considerazioni d'ordine generale sulla situazione economica dell'Italia: "Nessun Paese neutrale si trova tanto male come il nostro, perché con una grettissima, misera costituzione abbiamo voluto fare grandezze in politica estera e, insieme, sociale, di lavori pubblici, di elevazione di esigenze, di tenore di vita, d'impegni d'ogni genere in pensione e maturandi in futuro e siamo giunti ai casi presenti già estenuati con un tenor di tributi favoloso, con un fardello di 3 miliardi di debito fatto in nove anni per le ferrovie e la Libia, debito infruttifero e che prosegue con qualche centinaio di milioni di aggiunta ogni anno. I nodi vengono sempre al pettine. Ciò malgrado il prestito interno s'impone sia pure insieme a qualche maggiore inflazione di biglietti, ma fare capo soltanto a questi potrebbe essere pericoloso" In allegato vi è il telegramma, dattiloscritto, che il console italiano a New York ha inviato al ministro per informarlo della risposta negativa ricevuta dalle principali banche americane e locali interpellate per concedere un prestito al governo italiano. Nel telegramma si precisa anche che la risposta è stata data a nome di tutti gli istituti di credito dal gruppo bancario Morgan: "Date le situazioni finanziarie internazionali, considerati i bisogni urgenti locali, queste banche sono attualmente nell'impossibilità di prendere in considerazione vostra domanda". Il telegramma, datato New York, 9 ottobre 1914 è conservato Ivi, C=1=4.12bis, 1 c. dattiloscritta.
Tipologia Corrispondenze
Data 12/1914


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Lettere ricevute dall'onorevole Salandra ottobre-dicembre 1914

Il fascicolo raccoglie la corrispondenza di esponenti degli ambienti finanziari e politici italiani del 1914 con il presidente del Consiglio Antonio Salandra. Si tratta di un corpo complessivo di 82 lettere e tra i nomi degli interlocutori privilegiati sp
Scheda: 1-164 cc. nr. fascicolo 4
Numero della busta: 1

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Salandra Antonio

L'archivio fu donato nel 1948 dagli eredi di Antonio Salandra, residenti a Troia, alla Biblioteca comunale di Lucera su interessamento del direttore della stessa Giambattista Gifuni, primo e più importante biografo di Antonio Salandra ed attento studioso del suo pensiero e delle sue opere, cui ha dedicato diverse monografie. L'archivio, comprendente le carte di Antonio Salandra e un corpo bibliografico composto da più di duemila monografie, fu prelevato dal palazzo Salandra a Troia, ormai abbandonato, su delibera del Consiglio comunale di Lucera nel 1948. Se il corpo di monografie è attualmente catalogato in rete nazionale e consultabile sul sito dell'ICCU, le "carte" di Antonio Salandra furono ordinate ed inventariate dal direttore della Biblioteca comunale di Lucera Giambattista Gifuni. L'inventariazione è stata aggiornata dall'attuale responsabile, Michele Conte. Attualmente si dispone di un inventario dattiloscritto articolato in tre volumi.

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Biblioteca Comunale Ruggero Bonghi di Lucera

La biblioteca comunale "Ruggero Bonghi" di Lucera, in provincia di Foggia, fu fondata in seguito ad una donazione di un corpo di 5000 volumi della biblioteca privata del marchese Pasquale De Nicastri alla cittadinanza di Lucera nel 1817. In occasione del censimento del 1971 la biblioteca era dotata di un corpo di 90000 volumi, di cui 30 incunaboli, 850 cinquecentine, numerosissimi volumi rari e preziosi manoscritti, oltre ad autografi di illustri letterati, politici, scienziati italiani e stranieri. Anche l'emeroteca annessa alla biblioteca è dotata di numerose riviste e raccolte di giornali rare ed introvabili. Il prestigio della Biblioteca è cresciuto a partire dagli anni trenta del XX secolo, quando la direzione è stata assunta dall'erudito Giambattista Gifuni (1891-1977). Attraverso la sua intelligente mediazione il patrimonio bibliotecario si è arricchito con l'acquisizione del corposo Archivio privato di Antonio Salandra. Attualmente il patrimonio librario della Biblioteca è catalogato on-line negli indici del Sistema Bibliotecario Nazionale (SBN).
Indirizzo: Corso Garibaldi, 74, c/o Municipio
CAP: 71036
Luogo: Lucera (FG)
Regione: PUGLIA
Contatti: Tel. 0881-541219 Fax 0881-547041