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ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI

Guida archivistica alle carte e alle corrispondenze degli economisti italiani


ARCHIVIO STORICO DELLE ECONOMISTE E DEGLI ECONOMISTI


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Documento Biglietto

Biglietto manoscritto con ricordi relativi al rifiuto del giuramento di fedeltà al regime fascista di Antonio de Viti de Marco.
Tipologia Manoscritti e altri documenti


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UA. 13. "Antonio De Viti de Marco di U. Zanotti Bianco", [1961]

Fascicolo in cartellina su cui titolo manoscritto, contenente appunti manoiscritti, dattiloscritto in 5 copie, nota biografica datt., un manoscritto, copia di una lettera. Il fascicolo è tra quelli rinvenuti tra le carte del fondo ANIMI nel dicembre 2006,

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Zanotti Bianco Umberto

Il fondo arrivò all'ANIMI dopo la morte di Umberto Zanotti Bianco nel 1963 e fu riordinato nel 1981. Una parte delle carte di Zanotti Bianco era a Reggio Calabria presso la sede dell'Ufficio ANIMI. Il 2 maggio 1974 l'ingegner Angelo Villa, in rappresentanza dell'ANIMI consegnò alla Biblioteca Comunale di Reggio Calabria i volumi conservati nella biblioteca della sede reggina dell'Associazione. Insieme ai volumi consegnò anche il materiale archivistico rimasto a Reggio Calabria, le cosiddette "Carte Zanotti"; la maggior parte dell'archivio custodito a Reggio era stata, infatti, trasferita a Roma a Palazzo Taverna dallo stesso Zanotti Bianco, quando egli si accinse a redigere il volume sul cinquantennio di attività dell'Associazione pubblicato nel 1960. Il materiale trasferito, costituito prevalentemente da corrispondenza, è stato ordinato nel 1981 insieme al resto delle sue carte private. Al fine di riunire la documentazione lasciata alla Biblioteca Comunale di Reggio Calabria con quella ordinata e custodita nella sua sede di Roma, l'Associazione Nazionale per il Mezzogiorno d'Italia ha chiesto ed ottenuto, nel 1994, di poter avere almeno le fotocopie dei documenti. Nel lavoro di ordinamento di quest'ultimo materiale si è cercato di mantenere ove possibile i criteri seguiti nell'ordinamento del 1981. Il materiale fotografico dell'archivio U. Zanotti Bianco è stato ordinato nel 1995, tra 2003 e 2004 è avvenuta la digitalizzazione delle fotografie. Tra il 2004 e il 2005 il fondo è stato inventariato e redatta la base dati su software Gea e sono stati digitalizzati i documenti riguardanti l'attività parlamentare nell'ambito del progetto "Archivi on line", finanziato dal Senato della Repubblica. Nel 2006 con il contributo finanziario della Cariplo sono state redatte le schede descrittive delle fotografie e ad esse sono stati associati i relativi files immagine. Nello stesso anno sono stati ritrovati alcuni fascicoli appartenenti al fondo separati dal resto delle carte di Zanotti Bianco forse per motivi di studio o per essere utilizzati durante la redazione di pubblicazioni. Quest'ultima parte è stata riordinata e integrata nel fondo nella prima metà del 2007 con il contributo finanziario della Cariplo. In parte depositato dallo stesso Zanotti Bianco nel 1960, il resto acquisito dopo la sua morte nel 1963 è proprietà dell'ANIMI. Il fondo documenta la vita privata e le varie attività di Umberto Zanotti Bianco: gli studi e gli scavi archeologici, i suoi rapporti con personalità tra le più varie e rappresentative del Novecento, le attività in campo sociale in seno all'Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia, all'associazione Italia Nostra, e alla Croce rossa italiana; l'opera a difesa delle nazionalità oppresse, i rapporti con gli esuli russi a Capri, l'attività politica come antifascista e quella parlamentare dal 1952 alla morte in qualità di Senatore a vita della Repubblica Italiana. L'archivio è costituito prevalentemente da corrispondenza, diari, appunti, materiale di studio, manoscritti e bozze di stampa, fotografie. Si trova qui molta della documentazione contabile riguardante la Società Magna Grecia. Le carte ottenute in fotocopia dalla biblioteca comunale di Reggio Calabria sono costituite in gran parte da corrispondenza, ma sono presenti anche memorie, note, fatture e ricevute contabili, ritagli di giornale. Gli estremi cronologici della documentazione arrivata da Reggio Calabria vanno dal 1897 al 1939, il nucleo più cospicuo è quello del periodo 1912-1917 e del 1922. Il fondo è articolato in due sezioni, A e B. Nella prima sono contenute serie tipologiche: Corrispondenza, Diari e quaderni, Fotografie, Manoscritti, Miscellanea, Ritagli di stampa, Scritti di autori vari. Nella sezione B la documentazione è ordinata secondo le attività di Umberto Zanotti Bianco e le istituzioni nelle quali si svolgevano, le serie sono: Italia Nostra, Croce rossa italiana, Associazione nazionale per il restauro dei monumenti danneggiati dalla guerra, Accademia nazionale dei Lincei, Politica delle nazionalità, Collezione Meridionale, Studi sul Mezzogiorno d'Italia, ANIMI, Missione umanitaria in Russia, Attività politica e parlamentare, Società Magna Grecia. sezione A: Serie per tipologie documentarie, 1878 - 1963; 1.Corrispondenza, 1905 - 1963 - Corrispondenza in ordine alfabetico del corrispondente, 1905 - 1963 - Corrispondenza costituita con criteri diversi, 1907 - 1963 - "Corrispondenza personale in ordine cronologico", 1914 - 1963 - Corrispondenza in ordine di arrivo, 1922 - 1925; 2. Diari e quaderni, 1904 - 1963; 3. Fotografie, 1878 - 1963 - Fotografie di carattere personale, 1878 - [1963] - Fotografie relative ad archeologia e arte, [tra il 1898] - [e il 1963] - Fotografie relative ad attività sociali e umanitarie, [1908]- 1963; 4. Miscellanea, 1905 - 1942; 5. Ritagli di stampa, [1902] - 1963; 6. Scritti di autori vari, [post 1918] - 1963 sezione B: Serie per ambito di attività, 1890 - 1963; 1. ANIMI, [1910] - 1963; 2. Studi sul Mezzogiorno d'Italia, [1900]- 1944; 3. Politica delle nazionalità, 1914 - 1921; 4. Missione umanitaria in Russia, 1920 - 1924; 5. Società Magna Grecia, 1920 - 1963; 6. Accademia nazionale dei Lincei, 1930 - 1960; 7. Collezione Meridionale, 1927 - 1963; 8. Croce rossa italiana, 1944 - 1955; 9. Associazione nazionale per il restauro dei monumenti danneggiati dalla guerra, 1944 - 1957; 10. Attività politica e parlamentare, 1944 - 1963; 11. Italia Nostra, 1954 - 1963. (Fonte: www.archividelnovecento.it)

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Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiono d'Italia (ANIMI) - Roma

Fondata nel 1910, eretta a ente morale nel 1911, l'azione dell'ANIMI fu diretta fin dall'inizio all'istruzione, alla formazione culturale, all'assistenza delle popolazioni del Sud dell'Italia, al sostegno e alla promozione di attività economiche. Biblioteche e circoli culturali furono aperti fin dal primo anno di attività, il primo asilo nel 1911; nello stesso periodo fu promossa dall'ufficio economico dell'ANIMI la costituzione di cooperative di pescatori e poi fu organizzata l'esportazione di prodotti agricoli meridionali all'estero. L'attività propriamente scolastica dell'Associazione iniziò nel 1921 con l'istituzione, con decreto legge del 28 agosto, dell'Opera contro l'analfabetismo. Tale decreto delegava all'ANIMI il compito di provvedere all'istruzione degli adulti analfabeti in Calabria, Basilicata, Sicilia e Sardegna. Cominciò così la gestione di scuole serali per adulti, di corsi pomeridiani e festivi per le donne e di alcune scuole diurne rurali da far funzionare nei piccoli centri, o itineranti che seguissero gli alunni-pastori nei loro spostamenti (la scuola itinerante sull'Aspromonte). Nel 1923 vennero affidate all'ANIMI 229 scuole statali rurali a scarso rendimento. L'attività dell'Associazione non si limitò alla gestione delle scuole proprie o dello Stato, essa si occupò direttamente della disastrosa situazione dell'edilizia scolastica e fu di stimolo all'intervento dello Stato in questo campo. Accanto all'attività scolastica venne portato avanti un programma sanitario grazie al quale furono aperti laboratori diagnostici, colonie antimalariche, antitubercolotiche e antitracomatose, e furono promossi studi contro la malaria, il bottone d'oriente, l'anchilostomiasi. Negli asili i bambini trovavano cibo e cure materiali e, spesso, gli stessi asili diventavano luogo di formazione anche per i familiari adulti. Successiva nel tempo, ma non secondaria per importanza, l'attività rivolta alla valorizzazione del patrimonio artistico e archeologico del Mezzogiorno e in genere della sua cultura e delle sue tradizioni. L'attività archeologica iniziata con la costituzione della "Società Magna Grecia" nel 1920, coinvolse personalità come Paolo Orsi, Ugo Rellini, Pirro Marconi, Quintino Quagliati, Edoardo Galli, e ottenne notevoli risultati finanziando scavi, promuovendo studi e pubblicazioni. Ricordiamo qui la scoperta di Hipponion (Vibo Valentia) nel 1921, del tempio di Apollo Aleo presso Cirò, gli scavi di Sibari nel 1928 e nel 1932, gli scavi nel 1925 e nel 1927 del tempio delle "Tavole Palatine" a Metaponto, gli scavi di Velia, le scoperte dello Heraion del Sele nel 1934, le campagne condotte a Taranto nel 1921 e 1924, la scoperta dell'abitato troglodita a Peschici nel 1931. In Sicilia sono da ricordare le campagne di Himera, Leontini, Agrigento e gli scavi di Sant'Angelo di Muxaro. Importantissima fu l'attività editoriale conseguente e complementare all'attività di promozione degli scavi. I risultati dell'attività archeologica furono pubblicati negli atti della Società Magna Grecia, in alcuni volumi della Collezione Meridionale diretta da Umberto Zanotti Bianco, ma anche nell'Archivio Storico per La Calabria e la Lucania. Da segnalare la creazione nel 1931 della sezione bizantina medioevale della Società Magna Grecia, l'attività della quale è ben documentata nell'archivio fotografico. Negli anni cinquanta fu riorganizzata l'attività dell'ANIMI in campo scolastico e fu richiamato a seguirla Giuseppe Isnardi già direttore dell'Ufficio regionale ANIMI per l'Opera contro l'Analfabetismo. Oltre agli asili e alle scuole delle colonie sanitarie permanenti, l'Associazione istituì la scuola agraria di Falerna, il Convitto scuola per ex poliomelitici a Pizzo Calabro, lavorò moltissimo nel campo della educazione degli adulti, organizzò corsi di formazione soprattutto in zone agricole economicamente depresse in collaborazione con la Cassa per il Mezzogiorno. Nel Molise unì all'attività formativa il sostegno alle attività economiche fornendo assistenza tecnica alle cooperative agricole. Gestì per alcuni periodi Centri di formazione per adulti e anche centri sociali (Partinico), continuò la collaborazione con enti italiani e stranieri come la Croce Rossa, o l'Aiuto svizzero all'Europa. Continuarono le attività in campo sanitario, l'Istituto diagnostico di Reggio Calabria, le colonie sanitarie e gli ambulatori. Continuò anche l'attività editoriale nel campo degli studi meridionalistici e vengono pubblicati negli Atti della Società Magna Grecia i risultati delle campagne archeologiche svolte prima della guerra alle foci del Sele. Nel 1946 era morto Gaetano Piacentini, il Consigliere delegato del Comitato esecutivo, che aveva gestito l'ordinaria e anche la straordinaria amministrazione dell'ANIMI permettendole di attraversare indenne periodi molto difficili seguendo da vicino tutte le sue numerosissime attività. La sua morte non portò però i cambiamenti che avvennero dopo la morte di Umberto Zanotti Bianco nel 1963. Umberto Zanotti Bianco era diventato, molto prima di esserne presidente, l'animatore infaticabile dell'Associazione oltre che abilissimo tessitore di contatti. Alla sua morte molti progetti in corso furono interrotti, e dal 1965 l'Associazione iniziò lentamente la dismissione delle attività assistenziali, educative e sanitarie, privilegiando le attività culturali, di studio e ricerca nelle quali è tutt'ora impegnata. (Fonte: www.archividelnovecento.it)
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Luogo: Roma
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Bibliografia: L'Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia nei suoi primi cinquant'anni di vita, Roma 1960. Per una storia dell'Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia (1910-2000).